23 luglio 2022, ore 10:00
Il 15 ottobre è la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l'articolo 61 della Costituzione, in base al quale "la prima riunione" delle Camere "ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle consultazioni"
Le liste dei candidati entro un mese e il deposito dei simboli a Ferragosto: con lo scioglimento delle Camere decretato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella è partito ufficialmente il timing per le elezioni, che si terranno il 25 settembre come deciso dal Consiglio dei ministri sulla base dell'articolo 61 della Costituzione: "le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti".
Prima di votare, però, ci sono una serie di adempimenti e scadenze da rispettare sia per le istituzioni che per i partiti.
Ecco le date principali:
27 LUGLIO
E' il termine entro il quale il Viminale deve inviare alla Farnesina gli elenchi degli elettori all'estero, che vengono costantemente aggiornati.
La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni.
- 12-13 E 14 AGOSTO: E' il termine entro il quale i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali.
- 21 e 22 AGOSTO: Sono i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto.
Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d'Appello.
- 26 AGOSTO: è la data d'inizio ufficiale della 'propaganda elettorale', il mese di campagna elettorale prima del voto, con l'affissione dei manifesti elettorali.
- 25 SETTEMBRE: è il giorno delle elezioni.
15 OTTOBRE
E' la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l'articolo 61 della Costituzione, in base al quale "la prima riunione" delle Camere "ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni". Finché non sono riunite le nuove Camere, prosegue l'articolo, "sono prorogati i poteri delle precedenti".
Il passato
Anche In passato tra il decreto di scioglimento delle Camere da parte del Quirinale e le successive urne sono trascorsi sempre tra i 60 e i 70 giorni. I tempi potrebbero sembrare eccessivamente lunghi, ma gli adempimenti per i partiti sono molteplici, non solo per la campagna elettorale ma anche per la presentazione delle liste che devono essere accompagnate da un notevole numero di firme (tra 1.500 e 2.000 firme in ogni circoscrizione proporzionale per i partiti che non hanno gruppi parlamentari).