Elezioni Usa, le tv oscurano Donald Trump: "Dice il falso"
Elezioni Usa, le tv oscurano Donald Trump: "Dice il falso"
06 novembre 2020, ore 19:42
Anche l'Associated Press e Twitter contro il presidente americano
L'ultima apparizione in tv di Donald Trump, nella notte di venerdi', e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Di fronte alle ennesime accuse di brogli elettorali e di elezioni truccate e' scattata la rivolta di quasi tutti i principali network televisivi. Abc, Cbs, Cnbc - tanto per fare i nomi piu' noti - di fronte a quelle parole hanno oscurato il presidente americano, richiamando la linea in studio e interrompendo la diretta.
La rivolta dei network tv e di Twitter
"Quello che sta dicendo e' falso, non ci sono prove", il coro unanime degli anchorman chiamati a spiegare una decisione cosi' clamorosa, silenziando Trump alla sua prima apparizione dall'Election Night (esattamente dopo 36 ore) in un momento cosi' decisivo per le sorti dell'America. A distanza di poco tempo il video dell'intervento del presidente, letto dalla sala stampa della Casa Bianca, subisce la stessa sorte su Twitter, censurato insieme ad una miriade di altri cinguettii considerati potenzialmente "ingannevoli e fuorvianti". Cosi' come gia' accaduto nelle ultime settimane della campagna elettorale. E' un vero e proprio duello in piena notte quello andato in scena tra il presidente e l'amato-odiato social media: "Twitter e' fuori controllo", ha attaccato il presidente americano, riconducendo questa situazione al suo provvedimento per limitare la norma sull'immunita' che tutela i social, li scherma da ogni responsabilita' per quanto viene pubblicato sulle proprie piattaforme da terzi. "Tutto questo - ha scritto Trump sulla guerra dichiarata ai suoi tweet - accade grazie al regalo sulla Section 230 da parte del governo!".
La strigliata della Associated Press
Ma ormai lo scontro con media e social media e' totale. E persino l'istituzionale Associated Press, che da ben 176 anni chiama i risultati elettorali delle presidenziali americane, ha perso le staffe di fronte alle denunce infondate di Trump. Denunce gravi, che per la gran parte del mondo del giornalismo rischiano di minare definitivamente la credibilita' del processo elettorale e democratico negli Stati Uniti. "La Ap - si legge su un tweet dell'agenzia di stampa - non ha dichiarato ancora il vincitore delle presidenziali, con diversi stati ancora 'too close to call'. Ma il presidente Trump - si aggiunge - ribadisce le accuse infondate che i democratici stanno cercando di rubare le elezioni, senza alcuna prova". Una strigliata senza precedenti insomma.
La rottura con la conservatrice Fox News
Ma il termometro piu' veritiero della distanza ormai abissale tra Trump e i media, spesso da lui definiti "nemici del popolo", e' il deterioramento dei rapporti con la conservatrice Fox News, una volta considerata alleata fedele e affidabile. Il caso Arizona, con la rete dell'amico Rupert Murdoch che ha dato la vittoria a Joe Biden gia' nella notte elettorale, ha mandato su tutte le furie il presidente, che avrebbe anche fatto una telefonata infuocata al magnate dei media chiedendo di far ritrattare i suoi. Ma cosi' non e' stato, e ora i risultati finali sullo stato repubblicano dell'Arizona conquistato dai dem sembrano dare ragione proprio a Fox: ha tenuto fermo il punto e adesso si gode la sua rivincita.