Elisa e De Gregori insieme in un nuovo singolo
13 settembre 2018, ore 14:50 , agg. alle 15:23
Si chiama "Quelli che restano" ed uscirà a mezzanotte di oggi. La cantautrice friulana su Instagram: "Un duetto intenso e intimo"
Dopo giorni di grande attesa è stato ufficialmente svelato il nuovo singolo di Elisa con Francesco De Gregori. Si chiama “Quelli che restano” e da mezzanotte sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali. Lo ha annunciato con un post su Instagram la cantante friulana, prossima al rilascio di un disco di inediti, che ha definito il brano “un intenso e intimo duetto”. L'artista quarantenne è reduce dai festeggiamenti per i vent’anni di carriera, di recente ha condiviso il palco dell’Arena di Verona con numerosi artisti.
Il brano in uscita, solo il prologo di un disco atteso, segue il successo di On, il nono album in studio pubblicato ben due anni fa. Elisa ha debuttato nel 1997, adesso si prepara a dividere la scena con De Gregori: il gran ritorno a braccetto con un punto fermo della musica italiana.
Di seguito il testo del brano
DE GREGORI: È che mi chiedevo se la più grande fatica è riuscire a non far nienteA lasciare tutto com’è fare quello che ti viene e non andare dietro la genteÈ che mi perdevo dietro a chissà quale magia quale grande canzone in un cumulo di pietreSassi più o meno preziosi e qualche ricordo importante che si sente sempre
ELISA: È che mi lasciavo trascinare in giro dalla tristezza quella che ti frega e ti prende le gambeChe ti punta i piedi in quella direzione opposta così lontana dal presenteMa noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballanoE gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfrecciano
DE GREGORI: E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fariAvremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali
ELISA: È che mi voltavo a guardare indietro e indietro ormai per me non c’era nienteAvevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro uno da prendere più seriamente
DE GREGORI: È che mi perdevo dietro chissà quale follia quale grande intuizione tra piatti sporchi e faccendeTra occhi più o meno distanti e qualche ricordo importante che si sente sempreMa noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballanoE gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfreccianoE vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fariAvremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animaliE più di una volta e più di un pensiero è stato così brutto da non dirlo a nessuno
ELISA: Più di una volta sei andato avanti dritto dritto sparato contro un muroMa ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno
INSIEME: Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcunoSiamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballanoE gli occhiali li perdono e sulle autostrade così belle le vite che sfreccianoE vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fariAvremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici selvatici Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioniQuelli che di notte luci spente e finestre chiuse non se ne vanno da sotto i portoniQuelli che anche voi chissà quante volte ci avete preso per dei coglioniMa quanto siete stanchi e senza neanche una vogliaSiamo noi quei pazzi che venite a cercare Quei pazzi che venite a cercareQuei pazzi che venite a cercareQuei pazzi che venite a cercare