Emergenza covid in Italia, fanno paura le nuove varianti del coronavirus
07 febbraio 2021, ore 08:00
agg. 08 febbraio 2021, ore 10:45
Inglese, sudafricana, brasiliana, sono sotto la lente dell’Istituto superiore di sanità, si studia l'efficacia dei vaccini
Sono tre le varianti che suscitano timore, per le possibili conseguenze: la variante inglese, la variante sudafricana e la variante brasiliana. L’Istituto Superiore di Sanità ha fatto alcune precisazioni. La prima e la seconda variante sono già arrivate nel nostro Paese, per quanto riguarda la terza, al momento, è stato segnalato solo un singolo caso a Varese. "Sono tre le varianti che vengono attentamente monitorate e che prendono il nome dal luogo dove sono state osservate per la prima volta. In tutti e tre i casi il virus presenta delle mutazioni sulla cosiddetta proteina 'Spike', che è quella con cui il virus si attacca alla cellula" ha spiegato l'Iss.
La variante inglese
È stata isolata per la prima volta nel settembre 2020 in Gran Bretagna, mentre in Europa il primo caso rilevato risale al 9 novembre 2020. In questo momento viene attivamente monitorata perché si trasmette velocemente. Dagli esperti è stato ipotizzato che la variante inglese abbia una maggiore patogenicità. I vaccini attualmente disponibili sarebbero, comunque, efficaci anche su un soggetto colpito da questa variante.
La variante sudafricana
L’Istituto Superiore di Sanità ha precisato che la variante sudafricana è stata isolata per la prima volta nell'ottobre 2020 in Sud Africa, mentre in Europa il primo caso rilevato risale al 28 dicembre 2020. Anche in questo caso la trasmissibilità è elevata. Per quanto riguarda i vaccini, potrebbe diminuirne l’efficacia. Si sta approfondendo l’eventualità che la variante sudafricana possa causare un maggior numero di reinfezioni in soggetti già guariti dal Covid.
La variante brasiliana
Questa terza variante del coronavirus è stata isolata per la prima volta nel gennaio 2021 in Brasile e Giappone. Alla data del 25 gennaio 2021 è stata segnalata in otto Paesi, compresa l'Italia. Anche la variante brasiliana sembra che possa diminuire l'efficacia del vaccino. Elevata pure la trasmissibilità.
Anticorpi monoclonali e vaccini
Secondo l’Istituto superiore di sanità le varianti possano compromettere l'efficacia degli anticorpi monoclonali e, in alcuni casi, anche dei vaccini. Ma questa ipotesi è ancora oggetto di studio. Dunque, va confermata. "Alcuni articoli preliminari indicano che alcuni anticorpi monoclonali attualmente in sviluppo potrebbero perdere efficacia" ha sottolineato l’Iss.