Emergenza incendi: quasi 33 mila interventi dei vigili del fuoco nell’ultimo mese
Emergenza incendi: quasi 33 mila interventi dei vigili del fuoco nell’ultimo mese
22 luglio 2022, ore 14:39
Nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 21 luglio ci sono stati oltre 400 interventi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel 2021, secondo un report dell’Università Cattolica, l’Italia è stato il primo paese in Europa per numero di incendi registrati
L’emergenza incendi non si arresta e nel nostro paese ogni giorni i dati si fanno sempre più preoccupanti. Se da sempre siamo ormai tristemente abituati al fenomeno, negli ultimi due anni i roghi sembrano essere ancora più diffusi e capillari. A confermarlo i numeri sugli interventi dei vigili del fuoco – 4mila in più nel 2022 rispetto allo scorso anno – e uno studio a cura dell’Università Cattolica che ha registrato un tale incremento degli incendi da rendere l’Italia il paese con più incendi in Europa.
Gli interventi dei Vigili del fuoco
Nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 21 luglio sono stati 32.921 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per incendi boschivi e di vegetazione in genere, 4.040 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in cui erano stati registrati 28.881). Il maggior numero di incendi è stato registrato in Sicilia, dove sono stati effettuati 6.534 interventi. Le altre regioni maggiormente colpite dagli incendi sono state la Puglia (5.134), il Lazio (4.799), la Calabria (3.195), la Campania (2.730) e la Toscana (1.529).
Per sedare le emergenze sono stati impiegati complessivamente 141.566 vigili del fuoco, 53.587 mezzi, per un totale di 39.753 ore d'intervento. Nello stesso periodo dello scorso anno furono 131.710 i vigili del fuoco e 50.724 i mezzi impiegati, 33.795 le ore di intervento.
Il paese con più incendi in Europa
A testimoniare la gravità della situazione anche uno studio condotto dall’Università Cattolica dal titolo "Il cambiamento climatico in Italia”. "Nel 2021, l'Italia è stato il primo paese in Europa e il secondo paese al mondo per numero di incendi registrati, 1422, per un totale di 160.000 ettari di superficie bruciati. Si tratta del numero più alto registrato nell'ultimo decennio. Ma ci aspettiamo dati peggiori anche per quest'anno". Con queste parole Chiara Cadeddu, ricercatrice dell'Università Cattolica di Roma ha illustrando il dossier. Lo scenario italiano è stato elaborato alla luce del documento Climate Change Is A Healt Crisis", realizzato in collaborazione con l'Italian Institute for Planetary Health.
Dal report emerge come siano stati quindici, tra gli incendi avvenuti in Italia lo scorso anno, quelli che hanno superato i 1.000 ettari. In particolare, il più grande è stato registrato in Sardegna e ha interessato oltre 13.000 ettari di superficie.
A complicare ulteriormente la situazione c’è anche il problema della siccità estrema che stiamo vivendo, con importanti conseguenze come la desertificazione (che interessa il 25% della popolazione mondiale), particolarmente diffusa in zone dell’Italia come alcune regioni del Sud Italia (Sicilia, Puglia e Calabria).
I dati del WWF
Il problema degli incendi in Italia diventa ancora più preoccupante nel momento in cui viene inquadrato nella situazione europea. I dati più aggiornati sono stati diffusi nella giornata di oggi con il nuovo report WWF "Spegnere oggi gli incendi di domani".
Nel 2021 più di 600.000 ettari sono finiti in fumo in soli sei paesi dell’Europa: Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Turchia. E se analizziamo il trend degli ultimi anni ci accorgiamo che il numero degli incendi nell'area sta aumentando del 20-30% ogni dieci anni. Solo in Italia sono stati percorsi dalle fiamme circa 170.000 ettari lo scorso anno, il 60% in più della media 1980-2018.