Emergenza smog: codice rosso a Milano, Torino e Padova
Emergenza smog: codice rosso a Milano, Torino e Padova
17 ottobre 2022, ore 17:30
Sono 13 le città esaminate dal dossier 'Mal'aria 2022 edizione autunnale' di Legambiente che fa il punto, da inizio anno ai primi di ottobre 2022, sulla qualità dell'aria
L’inquinamento dell’aria è sempre più una malattia cronica per il nostro Paese. Legambiente suona il campanello d’allarme perché una situazione già seria fino a inizio ottobre rischia di peggiorare con l’arrivo dei mesi più freddi. Su 13 città monitorate 3 hanno superato il limite di legge del Pm10 che è considerato un buon indicatore della qualità dell’aria. Codice rosso per Torino, Milano e Padova fuori dai limiti di legge. Codice giallo per Parma, Bergamo, Roma e Bologna. Nessuna città rispetta i valori dell'Oms per il Pm10, ovvero 15 microgrammi/metro cubo. Commentando il dossier Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente punta il dito contro l’immobilismo della politica e propone la riduzione dei limiti velocità in autostrada da 130 a 100 Km orari, il potenziamento della mobilità pubblica e l’implementazione delle Ztl.
PM10, L’IMPATTO SULLA SALUTE
L'inquinamento atmosferico miete più vittime in Italia che nel resto del continente europeo. Secondo le ultime stime dell'Eea (Agenzia europea ambiente), il 17% dei morti per inquinamento in Europa è infatti italiano (uno su 6). Il PM10 è chiamato anche frazione toracica in quanto, passando per il naso, è in grado di raggiungere la gola e la trachea (localizzate nel primo tratto dell’apparato respiratorio). Le particelle più piccole (con diametro inferiore a 2,5 micron) chiamate PM2,5 o frazione respirabile, possono invece arrivare ancora più in profondità nei polmoni. Esistono anche particelle con diametro piccolissimo, dette particolato ultrafine (PUF), che possono penetrare fino agli alveoli polmonari. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’inquinamento dell’aria (di cui il particolato atmosferico è un indicatore) nel Gruppo 1, vale a dire tra le sostanze cancerogene per l’uomo.
LEGAMBIENTE, POLITICA IMMOBILE. LE PROPOSTE
Per ridurre le emissioni inquinanti o climalteranti, Legambiente fa le sue proposte: la riduzione dei limiti velocità in autostrada da 130 a 100 km/h, che consentirebbe di tagliare le emissioni di CO2 del 20% e del NO2 del 40%; potenziare la mobilità pubblica (per colmare il divario con il resto d'Europa, occorrono altri 200 km di metropolitane o ferrovie urbane, 400 km di tram e altrettanti di filovie); trasporto pubblico, condiviso ed elettrico; potenziamento della sharing mobility nelle aree metropolitane e città con oltre 30.000 abitanti e servizi a chiamata per i comuni più piccoli; nuove tecnologie digitali (dalla prenotazione elettronica ai primi di progetti di Mobility a as Service); implementazione delle Ztl, Lez (Low emission zone) e Zez (Zero emission zone), seguendo il modello di Londra, Amsterdam, Parigi, Bruxelles o Anversa. Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente ricorda ''Il preoccupante immobilismo della politica italiana davanti alle emissioni di biossido di azoto, dovute in gran parte al traffico veicolare, ci è costata già una condanna da parte della corte di Giustizia europea. Dopo anni di richiami nessun governo è stato in grado di mettere in atto misure credibili per sanare un problema gravissimo, che ha causato più vittime della pandemia nell'anno 2020 e 2021".