26 maggio 2021, ore 12:30
Ad approfondire il tema è uno studio realizzato da EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiana attraverso soluzioni di efficientamento energetico
La pandemia colpisce anche il settore delle rinnovabili che nel 2020 segnano un crollo del 35%, con il fotovoltaico che resiste con una perdita meno gravosa (-15%). Ad approfondire il tema è ora uno studio realizzato da EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle pmi italiana attraverso soluzioni di efficientamento energetico.
L'analisi dei dati
Basandosi sui dati dell'associazione Anie Rinnovabili (Osservatorio Fer) e del GreenVestingForum (Quaderno Energia, Economia e Società nro. 3) e sui modelli economici ed ingegneristici di EnergRed (metodologia Care&Share), i ricercatori Dorina Polinari e Giorgio Mottironi, analizzano nei dettagli l'attuale situazione ed il trend 2030. "Nel 2019 il solare aveva battuto ogni record di crescita rispetto al settore delle rinnovabili stesse, rappresentando il 62% di tutte le installazioni. Ed è anche quello che nel 2020 ha subito il minor rallentamento. Ma, se si guarda agli obiettivi Pniec 2030, sconta purtroppo un grande ritardo accumulato negli anni precedenti, un ritardo che riguarda soprattutto i cosiddetti impianti ''utility scale'' per cui è più difficile gestire la burocrazia, ma che tocca anche le aziende, quelle più restie al cambiamento, dove manca la cultura della sostenibilità ambientale" dichiara Giorgio Mottironi, che è ora stato nominato marketing manager di EnergRed.
Il futuro
Guardando al futuro, per raggiungere gli obiettivi del Piano Energia e Clima 2030 l'Italia deve ancora installare 40,7 Gw di capacità da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Si tratta di uno sforzo titanico per ridurre le emissioni del comparto e per sostenere la continua elettrificazione dei consumi a basse o zero emissioni, per cui si rende necessario raddoppiare l'attuale capacità. Ma se fonti come l'idroelettrico ed il geotermoelettrico hanno praticamente esaurito il loro ruolo, il solare e l'eolico stanno accumulando un grande ritardo, avendo rispettivamente raggiunto appena il 41% ed il 56% dell'obiettivo fissato dal piano. "Per riallinearsi al piano, il solare dovrà addirittura crescere del 14% all'anno per i prossimi 10 anni —includendo anche il 2021— il che significa quintuplicare la capacità installata ogni anno, passando dagli attuali 620 MWp fatti registrare nel 2020 a circa 3GWp di installazioni annue" sottolineano gli analisti di EnergRed.
Le installazioni commerciali
Nel 2020 la taglia media delle installazioni del segmento 'commercial' (10-100kWp) è stata di fatti di circa 28kWp, inferiore del 49% alla media aritmetica, mentre in quello 'small industrial' (100-500kWp) è stata pari a 220kWp, inferiore del 22% alla media aritmetica. Tutt'altra storia nel segmento 'industrial' (500kWp-1MWp) dove la taglia media si è attestata nel 2020 a 800kWp, addirittura leggermente superiore alla media aritmetica del 7%. "Guardando i numeri della crescita complessiva che si era innescata tra il 2018 ed il 2019, almeno mille aziende sono rimaste fuori dalla transizione energetica e sono stati persi circa 48 Mwp di potenza destinata all'autoconsumo, con un danno economico pari a 128 milioni di euro. Per questo abbiamo deciso di dare ancora più forza alla nostra azione espandendo i nostri investimenti diretti al fianco delle piccole e medie imprese italiane per un totale di 22MWp all'anno per i prossimi 5 anni" afferma Moreno Scarchini, ceo di EnergRed.
L'autoconsumo
Oggi portare le aziende italiane verso l'autoconsumo, sfruttando la configurazione Seu (Sistema efficiente di utenza) di un impianto fotovoltaico, è una missione imprescindibile per portare nei territori e nelle comunità una maggiore prosperità economica ed ambientale: secondo le stime di EnergRed per ogni kilowatt di potenza installata si possono infatti generare fino a 3.000 euro di benefici economici tra risparmi diretti e crescita di valore degli asset, oltre a generare una riduzione di 0,7 tonCo2/anno. "L'autoconsumo nella dimensione 'impresa' è il primo passo verso la costruzione delle comunità energetiche, potendo spesso sfruttare spazi più ampi rispetto alle esigenze di autoconsumo interne, e destinando così potenza fotovoltaica al territorio limitrofo" aggiunge Scarchini. "Considerando che dobbiamo portare le nostre emissioni pro capite ad una media di 2,7 ton/Co2 all'anno entro il 2050 e che l'Italia si trova oggi in una situazione di 5,7 tonCo2 pro capite all'anno, dovremmo installare circa 4,3 kwp per ogni cittadino italiano, ovvero installare ulteriori 260Gwp di potenza fotovoltaica, ben 6 volte gli obiettivi 2030 del Piano Energia e Clima, premurandoci ovviamente di spostare i consumi e dunque le varie utenze sul vettore elettrico, a partire della mobilità privata e pubblica" conclude Paolo Cecchini, cto di EnergRed.