Enrico Ruggeri a RTL 102.5: “Tra me, Tozzi e Morandi un’amicizia nata grazie alla nazionale cantanti. I Måneskin? Mi fa piacere che dei ragazzi che sono partiti come me siano arrivati al successo"
Enrico Ruggeri a RTL 102.5: “Tra me, Tozzi e Morandi un’amicizia nata grazie alla nazionale cantanti. I Måneskin? Mi fa piacere che dei ragazzi che sono partiti come me siano arrivati al successo"
24 marzo 2022, ore 15:00 , agg. alle 16:10
Oggi Enrico Ruggeri è stato ospite su RTL 102.5 durante “W L’Italia”, condotto da Angelo Baiguini e Federica Gentile
Oggi Enrico Ruggeri è stato ospite su RTL 102.5 durante “W L’Italia” e ha parlato del suo nuovo album “La Rivoluzione”, del suo tour e ha condiviso alcuni aneddoti della sua vita.
“LA RIVOLUZIONE”: IL NUOVO ALBUM DI ENRICO RUGGERI
Eravamo abituati a un disco l’anno, questa volta di anni per il nuovo album ne sono passati tre. “Un po’ sono state le contingenze, non c’era molta possibilità di suonare dal vivo e quindi di riflesso di pubblicare i dischi. In realtà è stato salutare, perché siamo stati due anni in studio per riuscire a trovare un suono diverso. L’ambizione è quella di dire che le persone dovrebbero riconoscere le mie canzoni anche prima che io inizi a cantare”, ha raccontato Ruggeri. “Se riesci ad avere un sound riconoscibile è il massimo della soddisfazione, una cosa tipica delle band. Mentalmente continuo ad essere il cantante di una band, il mio tipo di vita, il ragionare sulla musica, continuo a ritenermi uno che per i casi della vita ha fatto il cantautore, ma chi mi viene a vedere sa. Non mi è mai capitato di fare un disco con dei musicisti e invece andare in tour con altri, quelli che fanno il disco ci sono anche dal vivo”.
Il team di cui parla Ruggeri esiste anche nei testi? “Generalmente no, invece con Massimo Bisi, per la prima volta abbiamo scritto testi e musica insieme, mentre in tutti gli altri casi uno faceva la musica e il testo lo facevo io”, ha raccontato Ruggeri.
IL TOUR DI ENRICO RUGGERI
Dal 2 aprile comincerà il Tour “La Rivoluzione” di Enrico Ruggeri. “La maggior parte delle volte alle nove di sera, a un quarto d’ora dall’apertura del sipario sono ancora lì a pensare a cosa cambiare. Non ci saranno sequenze, continuo la mia battaglia su questo”, ha raccontato Ruggeri. “Il pubblico più ingenuo va a vedere un concerto e non sa che l’80% di ciò che sente non è stato suonato in quel momento, ma è stato fatto in altre sedi”.
LE CANZONI DI ENRICO RUGGERI IN DIRETTA
Durante l’intervista sono andati in onda alcuni dei grandi successi di Ruggeri, tra cui “Mistero”, la canzone che vinse il Festival di Sanremo nel 1993. “È stato l’unico pezzo rock ad aver vinto il Festival, tolti i Måneskin”, ha risposto Ruggeri.
“Polvere” è un altro brano che è stato ascoltato in onda. “Riconosco i ragazzi del videoclip, avevamo i capelli lunghi dietro, le spalle larghe”, ha raccontato Ruggeri. “Abbiamo lanciato l’occhiale bianco. Poi questa canzone aveva dei suoni particolari”.
A proposito di Sanremo, cosa pensa Ruggeri dei Festival di Sanremo condotti da Amadeus? “Dovevano fare dei grandi ascolti e così è successo”, ha detto il cantante.
Cosa ne pensa Ruggeri dei Måneskin? “A me fa piacere che dei ragazzi che sono partiti come me, cioè andando in cantina a provare tutti insieme, siano arrivati al successo. È una cosa che mi piace, la gavetta è importante. Ho un centinaio di concerti all’inizio in cui di trenta persone presenti, venti parlavano tra di loro. Lì sviluppi il senso della sfida”, ha raccontato Ruggeri. “Loro hanno vinto l’Eurovision, ci sono stato anche io in anni diversi. La funzionaria RAI che mi accolse in Irlanda mi disse subito che lei era lì affinché io non vincessi, perché c’era il terrore. In quegli anni l’Eurofestival in Italia non aveva tanto riscontro, per cui spendevi mille per avere dieci. E poi non si poteva partecipare con la canzone con cui avevi vinto Sanremo”.
Che ricordi ha Enrico Ruggeri del suo brano “Peter Pan”? “Questa canzone arriva due anni prima di ‘Mistero’ e fu il brano che arrivò secondo in classifica dietro Michael Jackson”, ha raccontato il cantante. “Non sono mai stato uno che coscientemente voleva scrivere una hit, ma con questo brano si sono allineati tutti i pianeti”.
È andata in onda anche “Si può dare di più”, un brano che Ruggeri ha cantato con Morandi e Tozzi. La loro è un’amicizia nata negli spogliatoi della nazionale cantanti. “Questa è una delle cose belle della nazionale cantanti. Per me è stata una delle cose più importanti la nazionale cantanti, soprattutto perché tutti noi cantanti siamo un po’ viziati”, ha detto Ruggeri. “Se tu ti sei lamentato con il tuo tecnico e il giorno dopo vai in ospedale a trovare dei bambini con la leucemia, ti ridimensioni. A me ha fatto molto bene”.
“Quello che le donne non dicono” è un altro dei brani andato in onda durante l’intervista. “Questa canzone è nata ascoltando tante donne”, ha detto Ruggeri. “È la canzone delle speranze disattese, di tante donne che hanno iniziato dei rapporti con grande entusiasmo e poi alla fine l’uomo si è spento strada facendo”.
GLI ANEDDOTI DI ENRICO RUGGERI
Sono stati molti gli aneddoti che Enrico Ruggeri ha raccontato in onda su RTL 102.5, tra cui uno che riguarda la sua esperienza che riguarda il conservatorio. “Una bella esperienza, io ero come i professori veri, c’erano gli esami, ognuno doveva portare la sua tesina”, ha raccontato Ruggeri. “È stato un periodo interessante e divertente”.
LA NAZIONALE CANTANTI ED ENRICO RUGGERI
“Un nostro giocatore, Boosta dei Subsonica, è andato con la Fondazione Progetto Arca al confine tra la Romania e l’Ucraina e abbiamo portato cucine da campo, medicinali, vestiti, tutto quello che può servire”, ha detto Ruggeri. “Parliamo di un periodo che è avvenuto con un gran freddo, per cui abbiamo accolto i profughi che uscivano dando loro il primo aiuto. Questo è un momento per i fatti, più che delle parole”. Cliccando qui potete partecipare attivamente a questa iniziativa.