05 aprile 2024, ore 17:45
Tra le sfide che si affacciano, una delle più urgenti da affrontare, secondo la premier, è quella dell'Intelligenza artificiale generativa poiché già oggi può essere sostituito l’intelletto, portando l’uomo in un mondo in cui "non si trova più al centro"
Una nuova alleanza tra politica e scienza, per riportare l'Italia alle glorie del passato. Giorgia Meloni parla all'Italian scientists association per rilanciare la disponibilità a un dialogo rinnovato tra le istituzioni e la ricerca, necessario in tempi in cui si affacciano "copiose sfide complesse", sottolinea.
Il manifesto
L'Isa presenta un 'Manifesto della Scienza' in sei punti per avviare, spiega l'associazione, non solo un dibattito con i decisori su questioni di interesse comune, ma anche la creazione di tavoli tematici dedicati all’approfondimento di argomenti specifici. La proposta degli scienziati è quella di istituire anche un Ufficio Scientifico e Tecnologico che fornisca supporto alla Presidenza del Consiglio in alcuni ambiti strategici. Il documento è "prezioso", commenta la premier e assicura che il governo "intende farne tesoro”.
L’IA
Tra le sfide che si affacciano, una delle più urgenti da affrontare, per la presidente del Consiglio, è quella dell'Intelligenza artificiale generativa poiché già oggi può essere sostituito l’intelletto, portando l’uomo in un mondo in cui "non è più al centro". L'Ia apre quindi scenari con i quali "siamo chiamati a confrontarci molto più velocemente di quanto non si stia facendo”, rileva Meloni. Il timore è che si "baratti la libertà con la comodità" e che "quando ce ne accorgeremo potrebbe essere troppo tardi”, avverte. Quanto all'enorme tema climatico e alla transizione ecologica necessaria, la premier non pensa solo alle energie rinnovabili, parla anche di gas, idrogeno, economia circolare. Senza dimenticare la "grande prospettiva, il grande sogno", si spinge a dire, di produrre in futuro energia pulita e illimitata dalla fusione.
L’Italia
La presidente del Consiglio sogna un contributo determinante dell'Italia, patria di Enrico Fermi, per arrivare prima al traguardo: "Con le nostre eccellenze possiamo continuare a regalare al mondo un futuro migliore e diverso". D'altra parte, ricorda, spesso l'Italia è stata all’avanguardia dei tempi, ecco perché, ribadisce, "Scienza e politica devono tornare a quell’equilibrio che è stato alla base della nostra civiltà”: "L’Italia da un po’ di tempo ha dimenticato di sognare e ha dimenticato quello che è capace di fare quando sogna. La nostra sfida oggi è tornare a pensare in grande". D'altra parte, scandisce, "l’eredità ha un senso se si raccoglie e si tramanda".