22 novembre 2023, ore 18:30
Una "fermata straordinaria" a Ciampino di un Frecciarossa per far scendere il titolare dell'Agricoltura, perché sussisteva un forte ritardo, ha scatenato durissime polemiche. Trenitalia smentisce ripercussioni sia sui viaggiatori sia sulla circolazione
"Lo sciacallaggio mediatico ha superato i limiti dell'informazione. A causa di un forte ritardo di Trenitalia, il ministro Lollobrigida, che aveva premura di essere presente ieri a Caivano, ha chiesto, essendoci tutte le condizioni, di scendere dal Treno e proseguire in auto". Il deputato FdI Marco Cerreto legge così la vicenda riportata dal Fatto Quotidiano, che invece dal Pd Andrea Casu inquadra dicendo che "la fermata straordinaria imposta da Lollobrigida a Ciampino, come si apprende oggi dalla stampa, è un atto di un'arroganza ingiustificabile". "Il ministro Lollobrigida non può trasformare i treni italiani nella sua auto blu", dice ancora il deputato Pd che accusa l'esponente FdI di "uno schiaffo in faccia a tutti i cittadini e le cittadine che erano sul suo stesso Treno, già in ritardo, e a tutte le persone che fronteggiano ogni giorno i disservizi causati dalla mancanza di finanziamenti nei trasporti da parte del governo Meloni di cui fa parte" e annuncia che "presenteremo immediatamente un'interrogazione in Parlamento per fare subito piena luce su questa brutta storia".
Cerreto
"Criticare ogni volta chi fa bene il proprio lavoro non giova a nessuno. La polemica sterile, la vignetta di turno in prima pagina non fa ridere, anzi - torna a controbattere da FdI Cerreto, per il quale "la prima pagina del Fatto Quotidiano è controinformazione" - sottolinea ancora di più la cattiva informazione che è serva di una politica scorretta che per anni ha governato la nazione. Se il ministro Lollobrigida non fosse stato presente, avremmo avuto titoloni: lo Stato assente ed invece, che piaccia o meno a certa stampa politicizzata, lo Stato c'è e lo sta dimostrando in ogni modo cercando di dare risposte concrete, riportando legalità, sicurezza, fiducia in quei territori che vivono in stato di degrado e di abbandono. Da cittadino e parlamentare campano, ringrazio personalmente il ministro che ha trovato la soluzione alternativa, sapendo bene quanto fosse importante la sua presenza in una terra delicata come Caivano".L’auto blu
"Un treno è in ritardo e il ministro Francesco Lollobrigida lo fa fermare per salire assieme al suo staff su un'auto blu per non perdere l'opportunità di tagliare un nastro a un evento", ribadisce invece l'eurodeputato M5s Mario Furore. "Il cognato di Giorgia Meloni, paracadutato in un posto di governo, è una barzelletta che non fa ridere. A tutti i passeggeri che si trovavano sullo stesso Frecciarossa in cui viaggiava Lollobrigida - incalza - rivolgiamo la nostra solidarietà: non essere imparentati con la presidente del Consiglio significa sopportare in silenzio i soprusi di chi utilizza un mezzo pubblico come fosse il suo taxi privato". "Dalla sovranità alimentare per l'Italia alla sovranità ferroviaria per se stesso. Se risultasse vera la notizia che Lollobrigida ha fatto fermare un Treno, non dovrebbe attendere oltre e correre in Parlamento a spiegare", annota Riccardo Magi. "I cittadini, già vessati da un sistema di trasporti nazionale penoso, devono anche subire l'umiliazione di un ulteriore ritardo per le esigenze di un ministro. Il vero problema, è che questa classe politica oggi al governo non si sente amministratore pro tempore del Paese ma padrone dell'Italia, tanto da sentirsi in diritto di bloccare i treni", afferma ancora il segretario di Più Europa.Fratoianni
"Leggo da una ricostruzione giornalistica accurata de Il Fatto che ieri il ministro Lollobrigida ha pensato bene di usare un treno Frecciarossa su cui stava viaggiando come mezzo personale, scendendo alla fermata, non prevista, di Ciampino perché stava accumulando troppo ritardo e salire sull'auto blu per far prima", torna a dire il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. "E allora - riprende - mi viene da pensare a quei milioni di pendolari, lavoratori e studenti, che ogni giorno ne passano di tutti i colori sui Regionali e non possono nemmeno lamentarsi. Sull'arroganza da privilegiato di Lollobrigida qualcuno del governo dovrà dare spiegazioni in Parlamento, perché- conclude Fratoianni - di una versione governativa del Marchese del Grillo gli italiani non ne hanno proprio bisogno. E forse non hanno neanche bisogno di Lollobrigida al governo". "Ieri, proprio mentre noi eravamo al lavoro con Ferrovie dello Stato per migliorare la qualità della vita dei pendolari, che lottano ogni giorno contro i ritardi, il ministro Lollobrigida avrebbe usato il Frecciarossa come se fosse una cosa di sua proprietà. Già noto per le sue teorie illuminate, della serie 'i poveri mangiano meglio dei ricchi', dal ministro cognato ci aspettiamo ormai qualunque cosa. Magari che 'sui regionali strapieni si viaggia meglio del frecciarossa'. Scherzi a parte, questa notizia pubblicata dal Fatto è sconcertante. Perché la dice lunga sulla mentalità di chi gestisce il potere al governo. Ai ministri sono concessi privilegi esclusivi, persino fermare appositamente un treno con tutti i disservizi che comporta". Così il vicecapogruppo M5s alla Camera Agostino Santillo. "E la dice lunga, consentitemi, anche sul nostro modo di vedere le cose. Proprio ieri, insieme ad altri colleghi del Movimento 5 stelle, mi trovavo in Ferrovie dello Stato per avanzare proposte e lavorare a un dialogo che possa rendere lo spostamento dei pendolari più da Paese normale. Ecco. In un Paese normale - conclude - un ministro che fa una cosa del genere dovrebbe dimettersi".La sinistra
"La sinistra - controbatte il deputato FdI Gianluca Caramanna - non perde occasione per dimostrate il suo livello infimo di propaganda politica. La narrazione di alcuni che imputano al ministro Lollobrigida l'utilizzo del Frecciarossa come fosse un suo mezzo privato è vigliacca, nonché menzognera, e al chiaro obiettivo di offuscare lo straordinario lavoro di ripristino della sicurezza e della legalità che il governo sta portando avanti a Caivano e non solo". "Tentare di accendere i riflettori su una vicenda che non ha alcuna rilevanza politica o giuridica, attaccando un ministro della Repubblica che in tutti i modi cerca di raggiungere Caivano dove con il governo Meloni si è tornato a garantire sicurezza chiarisce ulteriormente - conclude - quanto la sinistra tenga a questo tema che nei precedenti governi da loro guidati, è stato solo un lusso per ricchi".