Esecutivo, Meloni e Macron all’unisono sull’immigrazione: “Servono passi concreti da parte dell’Europa”

Esecutivo, Meloni e Macron all’unisono sull’immigrazione: “Servono passi concreti da parte dell’Europa”

Esecutivo, Meloni e Macron all’unisono sull’immigrazione: “Servono passi concreti da parte dell’Europa”


20 giugno 2023, ore 19:01

Dopo mesi di tensioni e scontri Francia e Italia nell’incontro all’Eliseo ritrovano la sintonia, in particolare sui migranti e sul Patto di stabilità fiscale l’intesa c’è. La presidente del Consiglio a Parigi per sostenere la candidatura di Roma all’Expo 2030

Da parte sua il presidente francese ha rinnovato le condoglianze per la scomparsa di Silvio Berlusconi, ha ribadito la comune postura di sostegno all’Ucraina, ha confermato un incontro anche di preparazione del Consiglio europeo di fine mese a Bruxelles e del vertice Nato di luglio in Lituania, e sull’immigrazione ha affermato che l’obbiettivo è quello di un approccio pragmatico, e pure quello di rafforzare la protezione delle frontiere esterne dell’Europa. Dal suo canto la nostra premier ha parlato di molte sensibilità comuni, di due Paesi assoluti protagonisti nel Vecchio Continente, e ha sottolineato la convergenza di interessi fra Italia e Francia, soprattutto sul Mediterraneo. Così nel punto stampa di Macron e Giorgia Meloni, che ha preceduto l’atteso faccia a faccia. Insomma, dopo mesi di tensioni e scontri Francia e Italia ritrovano la sintonia, in particolare sull’immigrazione e sul Patto di stabilità l’intesa c’è.


Il Consiglio Ue

«Ci attende alla fine di questo mese un importante Consiglio europeo: siamo d’accordo che si debbano fare passi concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna. Bisogna superare la diatriba tra movimenti primari e secondari». Ecco dunque la premier Giorgia Meloni sui migranti, sottolineando che in questa chiave è «centrale il parternariato con il Mediterraneo, non solo il Nord Africa. «Servono passi concreti in Ue», aggiunge poi Meloni. Che infine evidenzia come con la Francia «condividiamo una sensibilità comune su molte materie, penso al tema del Mediterraneo, in particolare con riferimento alla Tunisia e alla Libia, verso i quali lavoriamo con obiettivi convergenti».


Macron

Macron invece ha sottolineato soprattutto la necessità di rafforzare la politica comune dell’Unione europea in materia migratoria. «Continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo, dobbiamo organizzarci meglio» in materia di asilo e immigrazione per evitare nuovi drammi, ha dichiarato Macron evocando anche la necessità di rafforzare «il controllo delle nostre frontiere esterne». Una questione che l’Italia, posta in prima linea, «conosce bene», ha puntualizzato Macron.


Ucraina

Rinnovato inoltre anche l’appoggio a Kiev. «Non c’è dubbio che l’Italia e la Francia continueranno a sostenere la causa ucraina a 360 gradi», spiega Meloni. «Se non lo facessimo - ha avvertito - troveremmo un mondo molto più caotico». E ancora: «Quello che gli ucraini stanno facendo è difendere anche la nostra libertà», ha continuato Meloni, dicendosi «fiera di poter annunciare assieme a Macron» che lo scudo antiaereo franco-italiano Samp-T è adesso «operativo» in Ucraina.


Expo 2030

In precedenza, sempre a Parigi, al Palazzo dei Congressi, la Meloni ha presentato la candidatura di Roma all'Expo 2030, dicendo che tutto il Paese sostiene con convinzione ed entusiasmo la Capitale, invitando a portare la storia nel futuro, e parlando di un progetto innovativo e sostenibile. Così la presidente del Consiglio ai lavori dell'Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (BIE): "Sono davvero onorata di essere qui oggi per trasmettere a voi quanto l'Italia, gli italiani, tutti noi crediamo nella candidatura di Roma a ospitare l'Expo 2030. È una sfida che la nostra nazione, a tutti i livelli, sta perseguendo con grande entusiasmo. Roma è parte della mia identità e l'identità è davvero la cosa più preziosa che appartiene a ognuno di noi. Per questo spero di avere successo in questa sfida, che è quella di convincervi a scegliere l'Italia e Roma".


Senato

Tutto quando in Italia a Palazzo Madama come da scaletta si è svolto l’omaggio all’ex premier Silvio Berlusconi, con un minuto di silenzio in ricordo del fondatore di Forza Italia, al termine applausi da quasi tutta l’assemblea, l’unico gruppo a rimanere fermo e in silenzio quello del Movimento Cinque Stelle.



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