Esecutivo, Meloni interviene sul caso del figlio di La Russa e ‘bacchetta’ il presidente del Senato
Esecutivo, Meloni interviene sul caso del figlio di La Russa e ‘bacchetta’ il presidente del Senato
12 luglio 2023, ore 18:02
La presidente del Consiglio: “La politica resti fuori. Capisco Ignazio come padre, ma io non avrei commentato”, ha detto riferendosi alle frasi del leader di Palazzo Madama sulla 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, per violenza sessuale
‘Un vertice storico con decisioni all’altezza’: così Giorgia Meloni ha definito il summit della Nato in Lituania, la premier ha poi confermato l’importanza e l’esigenza dell’unità dell’Alleanza Atlantica, e infine ha annunciato che sarà negli Stati Uniti il 27 luglio, invitata dal presidente Biden. C’è stato poi in conferenza stampa parecchio spazio per i fronti interni.
Chiarezza
"Approfitto per fare chiarezza. Ci sono state molte polemiche, ho letto cose curiose. Non c'è, dal mio punto di vista, alcun conflitto con la magistratura. Chi confida nel ritorno dello scontro tra politica e magistratura credo che rimarrà deluso”. Risponde così alle polemiche (e alle domande dei giornalisti) Meloni. Così, soprattutto, dopo giorni di silenzio ha affrontato il caso La Russa. “La politica resti fuori. Lo capisco come padre, ma io non sarei intervenuta”, ha detto riferendosi alle dichiarazioni del presidente del Senato sulla 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa, per violenza sessuale.
La giustizia
Sullo scontro in corso con i magistrati, la premier ha chiesto: "Rafforzare la terzietà del giudice è un modo per aggredire la magistratura? Non sono d'accordo, così si garantisce la maggiore efficienza della magistratura”. E ha aggiunto: “Qual è il nesso tra una polemica che nasce su un fatto specifico e la separazione delle carriere? Le due cose non sono legate. Si rischia di scivolare su un dibattito che non aiuta. Consiglio prudenza. Sono due materie completamente diverse".
Santanchè
Costretta a rispondere alle domande dei giornalisti su Daniela Santanchè, indagata dalla procura di Milano che vuole fare luce sulle denunce degli ex dipendenti delle sue imprese Visibilia e Ki Group, Meloni ha polemizzato: “La questione Santanchè è extrapolitica, non riguarda la sua attività di ministro che sta facendo molto bene. È una questione molto complessa, va vista nel merito quando il merito sarà completamente conosciuto, ma credo che questo competa alle aule dei tribunali e non alle trasmissioni tv. L'anomalia è che al ministro non viene notificata l'indagine, ma viene notificata a un quotidiano il giorno stesso in cui lei va in Aula per l'informativa. Io segnalo un problema di procedura". E sulla nota (non firmata) diffusa nei giorni scorsi da Palazzo Chigi per attaccare la magistratura rispetto ai casi Santanchè e Delmastro, la premier ha chiarito: "Mi riconosco in quella nota".
Delmastro
Meloni infine ha poi affrontato il caso Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia per cui è stata chiesta l’imputazione coatta per rivelazione del segreto di ufficio sul caso Cospito. "La questione di Delmastro mi ha molto colpita, è una questione politica – ha attaccato la presidente del Consiglio - È stata adottata una procedura coattiva nei suoi confronti, fatto che non avviene quasi mai, mi sono informata e sono numeri di irrilevanza statistica".