Esecutivo, nuovo audio choc del Cavaliere ma si va avanti, da domani le consultazioni di Mattarella
Esecutivo, nuovo audio choc del Cavaliere ma si va avanti, da domani le consultazioni di Mattarella
19 ottobre 2022, ore 19:22
Nel frattempo sulle vicepresidenze nell'opposizione si registra lo strappo del Terzo Polo che non partecipa alle votazioni in nessun ramo del Parlamento perché, come dichiarano Renzi e Calenda, il Pd e il M5S li avrebbero fatti fuori da ogni incarico
La partita sembra ormai disputarsi su un doppio binario, da una parte Silvio Berlusconi e le sue esternazioni, dall’altra le trattative per l’esecutivo, che vanno comunque avanti. Difatti, l'ennesimo audio choc dell’ex premier con le parole sull'Ucraina riaccende le mai sopite fibrillazioni dentro e fuori la maggioranza, ma l'iter per la formazione del governo sembra procedere spedito, tanto che il capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida, prevede che si possa votare la fiducia al nuovo Esecutivo entro martedì prossimo.
Quirinale
E così al Quirinale tutto è pronto per l'avvio domani dei colloqui del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i gruppi parlamentari e i leader dei partiti. Con l'elezione dei vicepresidenti, dei segretari e dei questori, infatti, le Camere sono di fatto formate. E si può pensare a dar vita al nuovo governo. L'intera giornata tra Camera e Senato viene dedicata proprio a questo, con le forze parlamentari che si confrontano per decidere a chi far coprire le ultime caselle mancanti, e alla fine resta fuori il Terzo Polo.
L’audio
Il nuovo audio del leader di Fi è riferito soprattutto al leader ucraino Zelensky, al quale, insieme alla resistenza ucraina, viene attribuita la responsabilità del conflitto in corso con gli attacchi nel Donbass, e sul quale l’ex premier dice che è meglio che non si pronunci, aggiungendo pure che non esistono più veri leader sia in Europa sia negli Stati Uniti. Ma, Cavaliere o meno, si va avanti. E in pole per la Giustizia c’è il magistrato Nordio, mentre Fdi e Lega si contendono l’Agricoltura, mentre Tajani agli Esteri perde quota per le frasi del capo degli azzurri.
L’opposizione
Nel frattempo sulle vicepresidenze niente intesa nelle opposizioni, rimane fuori dalle cariche il Terzo Polo. Difatti, nel centrodestra, le cose, stavolta, filano piuttosto lisce e si trova subito l'accordo, mentre nell'opposizione si registra, come detto, lo strappo del Terzo Polo che non partecipa alle votazioni in nessun ramo del Parlamento perché, come spiegano Renzi e Calenda, il Pd e il M5S li avrebbero fatti fuori da ogni incarico. Come compenso, il capogruppo Richetti chiede per i parlamentari di Azione e IV la presidenza del Copasir o della Commissione di Vigilanza Rai. "Non sono Pd e M5S ad aver fatto fuori il terzo Polo ma gli elettori" ribattono i Dem che optano per Anna Rossomando e Maria Domenica Castellone per le vicepresidenze di Palazzo Madama. E Mario Draghi oggi ha voluto salutare i giornalisti, parlando di ‘20 mesi straordinari a livello personale’, e di ‘buon lavoro fatto a livello di governo’: ed è stato anche ricevuto al Quirinale da Mattarella, insieme ad alcuni ex ministri, per un pranzo ufficiale in vista del Consiglio Ue.