Esecutivo, sui migranti Giorgia Meloni conferma la linea dura e rivendica le modifiche al superbonus
Esecutivo, sui migranti Giorgia Meloni conferma la linea dura e rivendica le modifiche al superbonus
11 novembre 2022, ore 18:30 , agg. alle 18:54
La premier: “Il 110% ha creato un buco di 38 miliardi di euro ed è costato allo Stato 60 miliardi, favorendo i redditi alti; e la reazione aggressiva del governo francese sul caso della Ocean Viking è stata esagerata, incomprensibile e ingiustificabile"
Come da previsioni, dopo il via libera ieri in tarda serata del Consiglio dei ministri al Decreto Aiuti-quater, stamani il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi: temi centrali del suo discorso il superbonus al 110 per cento, che secondo Meloni "ha favorito i redditi alti", e il comportamento della Francia e dell'Europa intera rispetto alle scelte dell'Italia sui migranti.
Superbonus
"Sul Superbonus voglio dire che nasceva meritoriamente come misura per aiutare l'economia ma il modo in cui è stata realizzata ha creato molti problemi. Chi diceva che si poteva gratuitamente ristrutturare il proprio condomini ricordo che costava allo Stato 60 mld, con un buco di 38, diciamo che il concetto di gratuità è bizzarro", ha affermato Meloni. Dello stesso parere anche il ministro dell'Economia Giorgetti: "Non si è mai visto nella storia italiana una misura che costasse così tanto per la finanza pubblica a beneficio di così pochi. Questa misura continua a favore di chi non si può permettere di ristrutturare la casa, le cose cambiano da oggi. Non c'è alcun intervento retroattivo".
Migranti
Il presidente del Consiglio ha parlato anche di migranti e in particolare di ciò che è avvenuto con la Francia. "Quando si parla di ritorsioni in una dinamica Ue qualcosa non funziona. Sono rimasta molto colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, incomprensibile e ingiustificabile" ha detto Meloni. E ha sottolineato come la Ocean Viking sia stata la prima nave Ong ad aver attraccato in Francia. "Finora tutte le navi sono arrivate in Italia. Io credo che valga la pena mettere insieme due numeri: la nave Ong Acean Viking che oggi attracca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia con 230 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti dell'Italia che ha fatto entrare quasi 90mila emigranti", afferma Meloni. Il presidente del Consiglio ha ribadito che è necessario trovare una soluzione europea, poi, sul rischio di ritorsioni da parte dell'Europa ha sottolineato: "Per l'Ue non sarebbe intelligente isolare l'Italia". “Isolare gli scafisti”, è la chiosa della premier. Ma la replica di Parigi è stata secca: “Si è rotto il rapporto di fiducia”.
Mattarella
Adesso la patata bollente Macron-Meloni è finita nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella, oggi in missione in Olanda anche per riuscire ad ammorbidire il leader dei Paesi “frugali” (ieri gran cena con il premier Rutte) su price cap e patto di stabilità. Tornerà a casa stasera e domani il Presidente si metterà in contatto con Macron per ricucire la tela strappata, come già successo all’epoca dello sgarbo dell’allora vicepremier Di Maio in trasferta a Parigi con Di Battista per solidarizzare con i Gilet Gialli anti-Macron.