Esplode la guerra civile in Siria, i ribelli invadono Aleppo, migliaia di persone in fuga
30 novembre 2024, ore 16:00 , agg. alle 17:32
In corso un'evacuazione verso Damasco da parte dell'Onu. Anche italiani nel primo convoglio che ha lasciato la città
Le forze curdo-siriane, espressione dell'ala locale del Pkk, controllano l'aeroporto di Aleppo, dopo il ritiro delle forze governative di Damasco dallo scalo, nel contesto dell’invasione lampo della seconda città siriana da parte dei ribelli anti-regime, tra cui figurano gruppi jihadisti filo-turchi. In corso un’evacuazione da parte delle Nazioni Unite. Vi sono anche italiani nel primo convoglio di auto che sta lasciando Aleppo. Un limitato numero di religiosi, si apprende, ha deciso di restare, contando sui buoni rapporti stabiliti dai francescani con tutte le comunità. In Siria la popolazione è ripiombata nell’incubo della guerra civile. Decine di migliaia di persone sono in fuga verso Idlib, territorio sotto il controllo delle forze appoggiate da Ankara. I gruppi armati contrari al regime del presidente siriano Bashar al-Assad, sostenuto da Mosca, controllano tutta la regione di confine.
Mosca sostiene Damasco
L’invasione in particolare da parte dei jiadisti filo-turchi continua verso sud, nonostante i raid aerei effettuati dai caccia russi che, per la prima volta dal 2016, hanno bombardato Aleppo per tutta la notte. Almeno 16 civili sono stati uccisi. Da quando, mercoledì, sono ricominciati gli scontri si contano oltre 300 morti. Damasco studia la controffensiva. L'esercito siriano ha annunciato ufficialmente il ritiro temporaneo da Aleppo.
Israele segue gli sviluppi in Siria
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu verrà aggiornato questa sera dai responsabili dell'intelligence israeliana sugli ultimi sviluppi in Siria, in particolare sulla situazione ad Aleppo, e sulle implicazioni per la regione. Lo riferiscono i media di Tel Aviv.
Timori per gli italiani
"Seguo con attenzione gli sviluppi in Siria con particolare riguardo alla situazione ad Aleppo. L'Ambasciata dell'Italia in Siria sta fornendo assistenza ai nostri connazionali". E' quanto ha scritto nel primo pomeriggio il ministro degli Esteri Antonio Tajani sui social.
Un testimone parla della situazione ad Aleppo
"Dopo tre giorni di attacchi, le milizie cosiddette dell'opposizione hanno preso la città. Ora tutto tace. La città è come sospesa. E nessuno ci dice niente". È quanto riferisce l'arcivescovo maronita di Aleppo, Joseph Tobji. "Dopo i combattimenti per ora non ci sono spargimenti di sangue. L'esercito è andato via da Aleppo e la città è ora in mano delle milizie dell'opposizione. Ci sono arrivate delle voci sull'arrivo delle truppe dell'esercito siriano ma di certo non c'è nulla. Stiamo vivendo nell'insicurezza", ha aggiunto l'arcivescovo.