Eugenio Finardi, I miei 40 anni di musica e sogni
Eugenio Finardi: "I miei 40 anni di musica e sogni"
25 ottobre 2016, ore 17:13
Il cantautore ha presentato il volume con la riedizione dei cinque storici album usciti fra il 1975 e il 1979
"40 anni di musica ribelle" è il nuovo progetto discografico di Eugenio Finardi che raccoglie i cinque storici album usciti fra il 1975 e il 1979. Appuntamento il 4 novembre al Dal Verme di Milano dove Finardi riunirà gran parte di quella formazione di ragazzi che ha coniato il rock italiano in un concerto con 11 componenti delle band degli Anni 70 e l'aggiunta di Faso al basso e Giovanni Maggiore alla chitarra: "Appena abbiamo cominciato a provare è stato come riprendere una conversazione interrotta anni prima, è ripartito tutto in un attimo senza bisogno di studiare".
La riedizione discografica conterrà gli storici album “Non gettate alcun oggetto dai finestrini” (1975); “Sugo” (1976); “Diesel” (1977); “Blitz” (1978) e “Roccando Rollando” (1979). Gli album, che saranno disponibili anche singolarmente, sono stati rigorosamente rimasterizzati dai nastri originali per riprodurre con estrema fedeltà il sound originale di canzoni simbolo come “Musica Ribelle”, “Extraterrestre”, “La Radio”, “Voglio”, “Diesel” e tante altre; anche le grafiche ricalcheranno fedelmente quelle delle prime edizioni.
"Sessant'anni è l'età in cui si devono realizzarei sogni, si organizzano i propri ricordi e ci si accorge deimiracoli", ha raccontato Finardi presentando oggi a Milano ilcofanetto.
Il rapporto di Finardi con i i primi lavori è di distacco, maanche di adesione: "Riprendendo quei nastri non vedo me stesso,ma un ragazzo ingenuo, sognatore, arrogante verso cui ho latenerezza di un padre, però non cambierei niente".
"Riascoltando le tracce di'Musica ribelle' mi sono reso conto di cosa avevamo fatto, unrock con le radici italiane: avevamo la grinta dei RollingStones ma con una frase di violino in stile barocco, tonalità inmaggiore senza pentatoniche blues, niente assoli ma solo spintacollettiva, e soprattutto usando al posto della chitarraelettrica mandolini elettrici, e come ho riscoperto dopo anni,un corno di muflone sardo. Berlinguer cercava la via italiana alcomunismo, e io la via italiana al rock!".
"Sessant'anni è l'età in cui si devono realizzarei sogni, si organizzano i propri ricordi e ci si accorge deimiracoli", ha raccontato Finardi presentando oggi a Milano ilcofanetto.
Il rapporto di Finardi con i i primi lavori è di distacco, maanche di adesione: "Riprendendo quei nastri non vedo me stesso,ma un ragazzo ingenuo, sognatore, arrogante verso cui ho latenerezza di un padre, però non cambierei niente".
"Riascoltando le tracce di'Musica ribelle' mi sono reso conto di cosa avevamo fatto, unrock con le radici italiane: avevamo la grinta dei RollingStones ma con una frase di violino in stile barocco, tonalità inmaggiore senza pentatoniche blues, niente assoli ma solo spintacollettiva, e soprattutto usando al posto della chitarraelettrica mandolini elettrici, e come ho riscoperto dopo anni,un corno di muflone sardo. Berlinguer cercava la via italiana alcomunismo, e io la via italiana al rock!".