Eurispes: pubblicato il Rapporto Italia 2024, fotografia di un Paese al bivio
24 maggio 2024, ore 17:00 , agg. alle 19:47
Tanti i dati del 36esimo Rapporto Italia: migliora la condizione economica rispetto al 2023, ma più della metà delle famiglie italiane arriva con difficoltà a fine mese
Lavoro, istruzione: nodi difficili da sciogliere
Il lavoro resta un terreno minato, dal reperimento alla retribuzione, dal rispetto delle norme di sicurezza che manca. Rispetto alla media dell'Unione Europea, in Italia si viene pagati meno: il fenomeno dei working poor, ovvero della povertà lavorativa, ha coinvolto il 12% degli italiani nel 2022, con un reddito annuo inferiore agli 11.500 euro. Il lavoro nero resta molto diffuso: il 40,5% degli intervistati, infatti, dichiara di aver lavorato senza contratto: l'8% sempre o spesso, mentre quasi un terzo (32,5%) una volta o qualche volta. Il 60% ha affermato di non aver mai lavorato senza contratto. Infine il drammatico capitolo della mancanza di sicurezza sul posto di lavoro denunciata da un terzo dei lavoratori o ex lavoratori che affermano di aver lavorato in condizioni di scarsa sicurezza come ambienti non a norma, o impiegati in un'occupazione rischiosa. L'insicurezza sul lavoro è una realtà allarmane soprattutto nelle Isole (40%) e al Sud. Altra questione spinosa quella della povertà educativa: l'Italia è tra i Paesi più poveri d'Europa in termini educativi e tale povertà si trasmette da una generazione all'altra. Nel 2022, il nostro Paese risultava al penultimo posto nella classifica dei Paesi europei, con il 41,7% della popolazione tra i 25 e i 74 anni in possesso di titolo di studio inferiore al diploma e il 18,5% della laurea
Politica e istituzioni: segnali di crescita nella fiducia
Torna a crescere la fiducia degli italiani verso le istituzioni, pubbliche e private, ma solo una parte raccoglie oltre la metà dei consensi. Il più apprezzato è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (60,8% dei consensi, +8,6% rispetto al 2023), mentre il Parlamento fa registrare un lieve aumento di fiducia (dal 30% del 2023 al 33,6% del 2024), anche se i cittadini delusi sono la maggioranza (58%). E' quanto emerge dal Rapporto Italia 2024 dell'Eurispes. Esprimono consenso nei confronti del Governo poco più di un terzo degli italiani (36,2%), ma gli sfiduciati anche in questo caso restano la maggioranza (55,4%). Tra le forze dell'ordine, l'Arma dei Carabinieri raggiunge il 68,8% dei consensi (+16%), mentre tra le altre istituzioni che crescono nel 2024 in grado di fiducia ci sono anche la Chiesa Cattolica (52,1%), la scuola (66%) e il sistema sanitario (58,3%). A perdere consensi rispetto al 2023 sono solo tre istituzioni: i partiti (che passano dal 32,5% al 29,85%), i sindacati (dal 43,1% al 42,7%) e le altre confessioni religiose (da 38% a 34,5%.