Euro 2016, Delirio Blues, Germania Ko. Griezmann eroe di Francia
08 luglio 2016, ore 00:00 , agg. alle 10:49
Secco 2-0 ai Campioni del Mondo, francesi meritatamente in finale. Doppietta dell'attaccante dell'Atletico Madrid. Domenica, la sfida a Cristiano Ronaldo
La Finalissima di Uefa Euro 2016 sarà Portogallo-Francia. Quasi impronosticabile, a inizio torneo.I lusitani sembravano brutti, sporchi e neppure cattivi. Sono bastati 5-minuiti-5 di CR7, invece, per abbattere il Galles e regalare Parigi. Più prevedibile la finale della Francia, sbocciata proprio al momento giusto.
Germania a casa. La Francia gode. I Blues non battevano i tedeschi, in un grande Torneo internazionale, da una vita e mezza e ci sono riusciti, nella serata più attesa e importante.
Come gli uomini di Low, avevano sfatato il tabù-Italia (anche senza batterci e solo ai calci di rigore...), i francesi hanno cancellato anni di umiliazioni e sudditanza psicologica. Non è stata una passeggiata, né poteva esserlo, ma i Blues ha meritato questa gioia. La Francia ha saputo soffrire, nei primi 30 minuti della gara, ma senza tremare. Ha opposto una resistenza all'italiana, attenta, sicura e concentrata. Quando, poi, è arrivato il momento di colpire, l'ha fatto con prontezza e cinismo. Aiutata, dobbiamo dirlo, dal crollo psicologico dell'ex-totem, Bastian Schweinsteiger. La svolta, infatti, arriva con lo sciagurato tocco di mano del capitano tedesco, ad anticipare Evra. L'arbitro Rizzoli, ma soprattutto l'assistente di porta Damato (allora servono, se capaci!), vedono e provvedono. Calcio di rigore, trasformazione dell'uomo-copertina Greizmann e Germania Ko. Sì, perché dall'1-0 allo scadere del 1° tempo, al raddoppio francese, i tedeschi spariscono dal campo, non reagiscono e legittimano il successo francese.
Il 2-0 è (anche) il momento di Paul Pogba: grande numero sulla sinistra, cross, Schweinsteiger è una mummia, goal alla Paolo Rossi di Antoine Griezmann. Un cobra, ad avventarsi sul pallone e chiudere la partita. Francia in paradiso, nonostante la tardiva reazione tedesca e uno splendido incrocio dei pali, centrato da Kimmich.
Dicevamo di Griezmann, uomo-copertina, ma soprattutto della Provvidenza: 6 goal, capocannoniere dell'Europeo e trascinatore di Francia. Un attaccante modernissimo, letale all'Atletico Madrid, finalmente considerato come merita, anche a livello internazionale.
Perché oggi molti loderanno il balletto di Pogba, sul 2-0, ma noi ci permettiamo di sottolineare il rendimento stratosferico del piccolo Antoine. Se la Francia è in finale, lo deve immensamente di più a lui, che al centrocampista della Juventus. In subordine, a Payet, splendido nella prima fase, quando la Francia balbettava. Pogba, dal canto suo, ha ancora una finale, per lasciare un segno indelebile e accreditarsi come Fenomeno. Autodefinirsi tale, infatti, non basta.
Appuntamento a domenica, dunque, allo Stade de France. Deschamps - lo scrivevamo ieri: era al bivio, ha imboccato la strada giusta - attende Cristiano Ronaldo. L'occasione è storica per entrambe. Vincerà, probabilmente, chi saprà sposare fame e freddezza.
Come gli uomini di Low, avevano sfatato il tabù-Italia (anche senza batterci e solo ai calci di rigore...), i francesi hanno cancellato anni di umiliazioni e sudditanza psicologica. Non è stata una passeggiata, né poteva esserlo, ma i Blues ha meritato questa gioia. La Francia ha saputo soffrire, nei primi 30 minuti della gara, ma senza tremare. Ha opposto una resistenza all'italiana, attenta, sicura e concentrata. Quando, poi, è arrivato il momento di colpire, l'ha fatto con prontezza e cinismo. Aiutata, dobbiamo dirlo, dal crollo psicologico dell'ex-totem, Bastian Schweinsteiger. La svolta, infatti, arriva con lo sciagurato tocco di mano del capitano tedesco, ad anticipare Evra. L'arbitro Rizzoli, ma soprattutto l'assistente di porta Damato (allora servono, se capaci!), vedono e provvedono. Calcio di rigore, trasformazione dell'uomo-copertina Greizmann e Germania Ko. Sì, perché dall'1-0 allo scadere del 1° tempo, al raddoppio francese, i tedeschi spariscono dal campo, non reagiscono e legittimano il successo francese.
Il 2-0 è (anche) il momento di Paul Pogba: grande numero sulla sinistra, cross, Schweinsteiger è una mummia, goal alla Paolo Rossi di Antoine Griezmann. Un cobra, ad avventarsi sul pallone e chiudere la partita. Francia in paradiso, nonostante la tardiva reazione tedesca e uno splendido incrocio dei pali, centrato da Kimmich.
Dicevamo di Griezmann, uomo-copertina, ma soprattutto della Provvidenza: 6 goal, capocannoniere dell'Europeo e trascinatore di Francia. Un attaccante modernissimo, letale all'Atletico Madrid, finalmente considerato come merita, anche a livello internazionale.
Perché oggi molti loderanno il balletto di Pogba, sul 2-0, ma noi ci permettiamo di sottolineare il rendimento stratosferico del piccolo Antoine. Se la Francia è in finale, lo deve immensamente di più a lui, che al centrocampista della Juventus. In subordine, a Payet, splendido nella prima fase, quando la Francia balbettava. Pogba, dal canto suo, ha ancora una finale, per lasciare un segno indelebile e accreditarsi come Fenomeno. Autodefinirsi tale, infatti, non basta.
Appuntamento a domenica, dunque, allo Stade de France. Deschamps - lo scrivevamo ieri: era al bivio, ha imboccato la strada giusta - attende Cristiano Ronaldo. L'occasione è storica per entrambe. Vincerà, probabilmente, chi saprà sposare fame e freddezza.