Euro 2016, Europeo a 24 squadre, promosso!
Euro 2016: Europeo a 24 squadre, promosso!
05 luglio 2016, ore 12:38 , agg. alle 13:03
Piace la versione extra-large del Torneo. Da perfezionare, ma la strada è quella giusta
Sono state proprio le Nazionali più piccole e all'esordio assoluto a regalare le emozioni più belle di Uefa Euro 2016. Le favole di Galles, Islanda e Irlanda del Nord promuovono il Campionato d'Europa allargato. Da sistemare le qualificazioni (per renderle più interessanti) e soprattutto il meccanismo, che porta alla formazione del tabellone.
Ormai ci siamo, l'Europeo si appresta a vivere la sua cinque-giorni decisiva. Semifinali e Finale, per eleggere la Regina di Francia.
Domani, analizzeremo le magnifiche quattro (quanto ci manca l'Italia e come avremmo meritato di esserci!), ma oggi valutiamo il Torneo nel suo insieme.
In particolare, la formula a 24 squadre, fortemente voluta da Michel Platini, quando ancora sembrava il Signore incontrastato del pallone europeo è pronto a scalare quello mondiale. Le Roi è ignominiosamente tramontato, ma l'eredità dell'Europeo-monstre è rimasta ed è una buona eredità.
Tanti, prima del Torneo, criticavamo la presenza di troppe, presunte Cenerentole. In semifinale, però, si è presentata proprio una di queste imbucate al ballo, il Galles. E anche con pieno merito... Che dire, poi, dell'Islanda? Il mondo intero ha parlato del miracolo-vichingo e un po' tutti abbiamo fatto il tifo per questa incredibile squadra, espressione di un Paese di 330mila anime e con il Ct dentista...
A conti fatti, dunque, le piccole hanno fatto benissimo (anche le due nazionali d'Irlanda e la stessa Albania), mentre i flop sono arrivati da squadre ben più blasonate: Turchia, Svezia, Austria.
Tutto bene, dunque? Assolutamente no, a cominciare dalla formula: bisogna evitare tabelloni così sbilanciati, con un cammino poco affascinante da un lato e una massa di titoli mondiali ed europei dall'altro. Per farlo, va rivisto lo schema di ripescaggio delle terze, troppo casuale e non meritocratico.
L'Europeo a 24 squadre, insomma, è promosso e anche abbastanza a sorpresa, considerate le premesse. Tutti felici: le Radio e le TV di sicuro, potendo garantire più show e divertimento ai propri ascoltatori. Tifosi e appassionati altrettanto, rapiti da uno spettacolo spesso tecnicamente superiore anche allo stesso Mondiale.
Pronti a tornare in poltrona, amici Very Normal People: domani sera, ore 21.00, Portogallo-Galles, su Rtl 102.5. Pio e Amedeo vi aspettano!
Domani, analizzeremo le magnifiche quattro (quanto ci manca l'Italia e come avremmo meritato di esserci!), ma oggi valutiamo il Torneo nel suo insieme.
In particolare, la formula a 24 squadre, fortemente voluta da Michel Platini, quando ancora sembrava il Signore incontrastato del pallone europeo è pronto a scalare quello mondiale. Le Roi è ignominiosamente tramontato, ma l'eredità dell'Europeo-monstre è rimasta ed è una buona eredità.
Tanti, prima del Torneo, criticavamo la presenza di troppe, presunte Cenerentole. In semifinale, però, si è presentata proprio una di queste imbucate al ballo, il Galles. E anche con pieno merito... Che dire, poi, dell'Islanda? Il mondo intero ha parlato del miracolo-vichingo e un po' tutti abbiamo fatto il tifo per questa incredibile squadra, espressione di un Paese di 330mila anime e con il Ct dentista...
A conti fatti, dunque, le piccole hanno fatto benissimo (anche le due nazionali d'Irlanda e la stessa Albania), mentre i flop sono arrivati da squadre ben più blasonate: Turchia, Svezia, Austria.
Tutto bene, dunque? Assolutamente no, a cominciare dalla formula: bisogna evitare tabelloni così sbilanciati, con un cammino poco affascinante da un lato e una massa di titoli mondiali ed europei dall'altro. Per farlo, va rivisto lo schema di ripescaggio delle terze, troppo casuale e non meritocratico.
L'Europeo a 24 squadre, insomma, è promosso e anche abbastanza a sorpresa, considerate le premesse. Tutti felici: le Radio e le TV di sicuro, potendo garantire più show e divertimento ai propri ascoltatori. Tifosi e appassionati altrettanto, rapiti da uno spettacolo spesso tecnicamente superiore anche allo stesso Mondiale.
Pronti a tornare in poltrona, amici Very Normal People: domani sera, ore 21.00, Portogallo-Galles, su Rtl 102.5. Pio e Amedeo vi aspettano!