Euro 2016, Il Portogallo fa la Storia, Campioni d'Europa!
11 luglio 2016, ore 09:30
agg. 24 luglio 2016, ore 17:55
Senza Cristiano Ronaldo, subito fuori per infortunio, i portoghesi resistono, imbrigliano la Francia e colpiscono, nel 2° tempo supplementare. Eder manda in Paradiso un Paese intero. Pogba-flop.
Non è stata una bella partita, come spesso accade nelle Finali, ma di incredibile tensione psicologica e agonistica. La Francia parte bene, vede uscire il Fenomeno avversario e crede di averla già vinta. Nel calcio, però, spesso vince il cuore. Ieri, quello portoghese.
Il Portogallo è campione d'Europa. Meritatamente.
Dopo un inizio di torneo bruttissimo e una marea di critiche (neppure una vittoria, nei 90 minuti, nelle prime 5 partite), la Nazionale di Fernando Santos sboccia, nella serata più bella. Tutto era contro i portoghesi: la forza dell'avversario, il contesto, il pronostico, la logica e anche la sorte, con Cristiano Ronaldo azzoppato da Payet. Entrata scomposta e botta al ginocchio: si è capito subito che per CR7 la Finale si sarebbe conclusa, ancor prima di cominciare. Molti, moltissimi, sulle lacrime di disperazione e rabbia del Fenomeno, hanno dato per chiusa la partita stessa. Errore.
Passi che a commetterlo siano osservatori e appassionati, sparsi in tutto il mondo. Mortale, che ci sia cascata la Francia. Era partita bene, schiacciando il Portogallo nella sua area. Poi, la resa di Ronaldo e l'applauso dello Stade de France, che sapeva di riconoscimento, ma anche di enorme sospiro di sollievo... A quel punto, però, invece di affondare il colpo, i Blues sono via via spariti dal campo. Lenti e prevedibili, hanno permesso al Portogallo di controllare la partita e puntare a sfiancare l'avversario. Psicologicamente, prima ancora che fisicamente. L'Europeo francese è finito al 91°, quando Gignac ha colpito il palo, al termine di una splendida azione personale. In quel momento, il fortino portoghese - impersonato da un monumentale Pepe - ha traballato, ma è rimasto in piedi. Nei supplementari, Francia pallidissima e ormai pietrificata: la squadra sentiva che un'occasione irripetibile stava scivolando via. Prima la traversa su punizione di Guerreiro, poi la sentenza di Eder. Entrato da pochi minuti, si è accentrato da sinistra e lasciato partire un gran tiro, diretto all'angolino basso. Lloris lento e 1-0.
I Blues si sono sgonfiati di colpo, sparendo dal campo. In quegli ultimi, dieci minuti, Cristiano Ronaldo ha agito da Ct aggiunto, in preda a un'agitazione impressionante. E bellissima. CR7 ha finalmente mostrato il suo lato umano, lontano dai divismi da copertina: era il Capitano, alla testa di un Paese intero. Un sogno si è realizzato e vale il delirio collettivo. Lo avevano solo accarezzato i grandi del passato, la Perla Nera Eusebio e la generazione di Figo e Rui Costa.
Il calcio toglie - la finale persa in casa 12 anni fa, contro la Grecia - il calcio dà.
La Francia, da parte sua, precipita in un incubo sportivo e sarà dura tirarsene fuori. Ci vorrà tempo e una lucida riflessione. Il flop di Pogba è epocale, ma non sorprende del tutto. Troppo atteso e - diciamolo - pompato il ragazzo, per non esporlo a potenziali figuracce. E' un talento straordinario, non un Campione. Non ancora. Prima lo capiranno lui stesso e la corte dei miracoli, che lo circonda, prima Paul potrà finalmente maturare. Con o senza 120 milioni, che fanno i titoli dei giornali, ma non la differenza in campo.
Deschamps ha fallito la missione, senza dare mai un gioco convincente alla squadra. Ultima nota, per la Federcalcio francese: aver già fatto preparare i pullman scoperti, per il giro d'onore a Parigi, non è tanto un'offesa alla scaramanzia, quanto una mancanza di rispetto, per l'avversario. Altro errore madornale.
E' il giorno del Portogallo, Viva il Portogallo! Perché raccontare un sogno è un privilegio.