Euro 2016, Italia 2 flop. Al lavoro, per la Spagna
23 giugno 2016, ore 09:30 , agg. alle 10:11
Imbarazzante prova delle riserve Azzurre, strapazzate dall'Irlanda. 1-0 per i Verdi. Si salva Insigne, in campo troppo tardi.
Partita molto negativa degli Azzurri, in balia dell'Irlanda per l'intero match. Sovrastati fisicamente e tatticamente, gli uomini scelti dal Ct, per l'ultima e ininfluente partita del Girone, hanno clamorosamente toppato. La cosiddetta Italia 2 ha mostrato limiti, a tratti imbarazzanti: di fronte non avevamo una big, ma non c'è stata né un'idea di gioco, né la sensazione di potercela giocare sulla corsa. Per la Spagna, precipitoso ritorno ai titolari.
La pietosa bugia di Antonio Conte a fine partita - "non ho nulla da rimproverare ai miei e ho avuto le risposte che volevo" - nasconde tutta la rabbia e la frustrazione, per una gara di rara bruttezza. Il Ct sperava di essere messo in difficoltà, in vista del complicatissimo Ottavo di Finale, contro la Spagna. Si deve accontentare di una spietata conferma: dietro i titolari, c'è proprio poco. Al massimo, qualche innesto, con compiti specifici.
L'eccezione, nel grigissimo panorama di ieri sera, è Lorenzo Insigne. Quando è entrato, si è improvvisamente accesa la luce, con l'unica palla goal azzurra, frutto peraltro di un'azione personale. Insigne è chiaramente superiore tecnicamente alla compagnia ed è in ottima forma, ma Conte lo vede poco e lo impiega ancora meno. Che non abbia giocato almeno un tempo, nella poverissima Nazionale di ieri sera, è inspiegabile. Ci auguriamo che la buona prova lo candidi almeno a primo cambio, contro la Spagna. La sua imprevedibilità e superiorità, nell'uno contro uno, potrebbero essere un'arma decisiva, a partita in corso e avversari stanchi. Continuare a rinunciare all'unico uomo di talento, ci risulterebbe incomprensibile.
Intorno, infatti, solo bocciature: malissimo Bernardeschi e Florenzi (quest'ultimo fuori ruolo). Sturaro non è giocatore di livello internazionale e lo si sapeva. Thiago Motta può giocare in Francia, fra i mostri del Psg. In un Europeo, ad alto ritmo, sparisce. Nulla da Zaza e Immobile. Questo è il panorama, ma è un quadro che può farci bene.
Le due vittorie potevano illudere qualcuno, noi non lo abbiamo mai fatto: la forza Azzurra è il Gruppo, la tattica e lo spirito di sacrificio. Con queste armi, possiamo sognare. Contro la Spagna, la partita la faranno loro e noi potremo affidarci alla difesa più forte di Euro 2016, al carisma internazionale di De Rossi e alle amate ripartenze. Al contropiedone, insomma. Senza alcuna vergogna e sapendo che il successo - per noi - passa inevitabilmente dal sacrificio.
Conte è una garanzia, da questo punto di vista: da oggi, sarà lavoro spietato e preparazione ossessiva. La figuraccia di ieri, ne siamo convinti, servirà: lunedì pomeriggio, ritroveremo l'Italia. Senza stelle, brutta e sporca, ma d'acciaio.
Continua, intanto, la favola delle piccole, a Uefa Euro 2016: l'Islanda ha vissuto una notte da sogno, dopo il goal-qualificazione al 90°, contro l'Austria. Un risultato pazzesco, per un gruppo espressione di un piccolo Paese, di trecentomila abitanti.
Una favola, bellissima da raccontare. Come quella del Galles o il ritorno dell'Ungheria, fra i grandi, in un epico 3-3, contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Gli Europei regalano emozioni e siamo solo all'inizio...