Europa e Conference League: male la Roma, vincono e convincono Lazio e Fiorentina

Europa e Conference League: male la Roma, vincono e convincono Lazio e Fiorentina

Europa e Conference League: male la Roma, vincono e convincono Lazio e Fiorentina Photo Credit: agenziafotogramma.it


I Giallorossi perdono in Svezia per 1 a 0, ma senza riuscire a incidere nel match e rimangono con un solo punto in classifica. Bene i Biancocelesti che annichiliscono il Nizza allo Stadio Olimpico, così come la Fiorentina che batte 2 a 0 The New Saints

ELFSBORG - AS ROMA 1-0

Sul campo dell'Elfsborg, la Roma esce sconfitta 1-0, con un'immagine di frustrazione che si riflette in Paulo Dybala, entrato nella ripresa e ammonito per un fallo di reazione vicino alla propria area. La prima sconfitta dell'era Juric complica il percorso giallorosso in Europa League, con soli un punto e un gol segnato in due partite. Oltre al risultato, a preoccupare è la difficoltà nella manovra, caratterizzata da lentezza e poche idee per gran parte della gara, con uno sprint finale che non è bastato a ribaltare la situazione. La Roma inizia la gara sul sintetico di Boras con una formazione che appare sperimentale. Juric, consapevole della fatica accumulata nella prima partita contro l’Athletic, effettua un ampio turnover: fuori Dovbyk e Dybala, con Shomurodov schierato al centro dell'attacco supportato da Soulè e Baldanzi. In difesa, spazio a Celik, Ndicka e Hermoso, mentre a centrocampo Paredes torna a guidare la squadra affiancato da Pisilli. La Roma mantiene il possesso, mentre l’Elfsborg cerca di sfruttare le ripartenze, rendendosi pericoloso con Henrikkson al 19’, ma Svilar si fa trovare pronto. Nonostante diversi tentativi da fuori area di Soulè e qualche azione potenzialmente pericolosa, come quella di Shomurodov al 28' e Paredes poco dopo, i giallorossi non riescono a concretizzare. Quando l'Elfsborg sembra calare, una rapida azione porta al tiro di Zeneli, su cui Svilar risponde. Tuttavia, il Var rileva un tocco di mano di Baldanzi, e al 40' Baidoo realizza il rigore spiazzando il portiere romanista, portando i padroni di casa in vantaggio. Nella ripresa, la Roma tenta subito la reazione, ma sia Abduhlamid che Angelino sprecano due buone occasioni. Al 16' Baldanzi trova spazio per un tiro insidioso, ma viene deviato in angolo. Juric decide di cambiare, inserendo Dovbyk, Dybala ed El Shaarawy per dare maggiore spinta offensiva. La Roma diventa più pericolosa, ma il portiere dell'Elfsborg risponde prontamente ai tentativi di Pisilli e Pellegrini. Nel finale, è proprio Pellegrini ad avvicinarsi di più al pareggio, colpendo la traversa con un tiro a giro dal limite dell'area. Anche Dovbyk ci prova nei minuti conclusivi, ma il suo tiro viene parato e successivamente annullato per fuorigioco. Alla fine, la Roma torna a casa con una sconfitta, evidenziando problemi di gioco e poca incisività, nonostante gli sforzi nella parte finale del match.

FIORENTINA-NEW SAINTS 2-0

Davanti a circa 10mila spettatori la Fiorentina di Raffaele Palladino inizia con una vittoria l'avventura in Conference League, battendo i gallesi del The New Saints per 2-0 grazie ai gol nella ripresa di Adli e Kean. Ma per circa un ora la viola non ha saputo incidere, entusiasmare, giocare con sicurezza e superiorità. Poco ritmo e poche idee. Il cambio di marcia dei viola arriva quando nel secondo tempo Palladino inserisce alcuni 'titolari'. Contro un avversario come i gallesi del The New Saints, abbastanza modesto, la Fiorentina gioca un primo tempo tutto sommato da dimenticare. Una squadra viola che non è stata capace di avere un'idea di gioco, una sua identità vera e propria. Non è riuscita a creare particolari azioni da gol e soprattutto non è riuscita a segnare. Rispetto alla gara di campionato contro l'Empoli Palladino ha rivoluzionato la squadra schierandola con il 4-2-3-1 (ancora uno schema di gioco diverso dall'inizio di stagione) schierando Terracciano in porta con Kayode, Moreno, Biraghi e Parisi in difesa, affidando ad Adli e Mandragora il centrocampo, con Ikoné, Beltran e Sottil alle spalle di Kouame in attacco. I gallesi del The New Saints, alla loro prima esperienza in una fase a gironi delle coppe europee, partono subito forte per sorprendere la Fiorentina e al primo minuto Wilson si trova la palla sui piedi per segnare in area viola ma sbaglia a calciare. Al 5' arriva la risposta dei gigliati: Ikoné è bravo a servire Beltran, la palla torna al francese che da centro area manda però clamorosamente sul fondo. Al 10' diventa protagonista il portiere dei gallesi Roberts con una gran sul diagonale di Kouame. Ci si aspettava una Fiorentina più reattiva e veloce, invece i ritmi della partita sono bassi, lenti. La Fiorentina va vicina al gol in chiusura di primo tempo (43') con Mandragora che da dentro l'area colpisce il palo alla destra di Roberts con un gran tiro a girare. Purtroppo per il giocatore e la Fiorentina, subito dopo aver calciato finisce a terra per un infortunio al ginocchio sinistra ed è costretto a uscire, al suo posto Richardson. A inizio secondo tempo Palladino ripresenta gli stessi undici iniziali, sperando anche di una reazione d'orgoglio dai suoi ragazzi, invece, il tema della partita resta lo stesso. E al 57' decide di inserire giocatori importanti come Kean, Gudmundsson e Dodo per Beltran, Sottil e Kayode. E al 65' la Fiorentina riesce a sbloccare il risultato: Ikone entra in area sulla destra, palla al centro per Kouame che fa velo per l'inserimento di Adli, il francese vince un rimpallo e poi batte Roberts con un tiro secco sul secondo palo. Due minuti e la Fiorentina raddoppia: cross dalla destra di Dodo dentro l'area dove arriva Kouame ma svirgola, ci prova Moreno ma il suo tiro viene ribattuto ma la palla finisce sui piedi di Kean che a due passi dalla porta mette dentro senza problemi. Nel finale di partita la Fiorentina prova ad aumentare il suo bottino di gol, ancora con Kean, Kouame e Ikone senza però riuscirci. 

LAZIO NIZZA, 4-1

La Lazio concede il bis e, dopo aver avuto la meglio sulla Dinamo Kiev all'esordio, nella seconda giornata dell'Europa League si sbarazza anche del Nizza con un netto 4-1 che consente ai biancocelesti di salire a quota 6 punti. Sotto il diluvio che si abbatte sull'Olimpico gli uomini di Baroni dimostrano di essere più forti andando subito avanti con Castellanos e Pedro - dopo aver colpito due pali con l'argentino e con Vecino - e poi, ancora con il numero 11, a chiudere la pratica dopo dieci minuti dall'avvio della ripresa prima che Zaccagni cali il poker dal dischetto. Baroni opta per il turnover cambiando 8 titolari rispetto alla vittoria di Torino mentre il Nizza si affida ai guizzi dell'ex Sassuolo Boga e Bouanani per innescare Moukoko. I ritmi sono subiti alti, soprattutto per merito della Lazio. Che mette subito in mostra quelli che saranno i protagonisti assoluti, Castellanos e Pedro. E' proprio l'argentino a scaldarsi per primo con un colpo di testa che colpisce il palo. Appena dopo è Vecino ad andare vicino alla rete del vantaggio con un destro, deviato, che colpisce la parte alta della traversa. Si capisce che il gol è nell'aria e arriva puntuale dopo 20 giri d'orologio grazie all'ex Barcellona, bravo a trovare il varco giusto con il sinistro che tocca la traversa prima di gonfiare la rete. A legittimare il predominio laziale ci pensa poco dopo l'altro grande protagonista della serata, Castellanos, che, nel giorno del suo compleanno, si concede il regalo più atteso, il primo gol con la Lazio in Europa. Il suo tocco sotto, dopo l'assist al bacio di Pedro, beffa Bulka e vale il raddoppio biancoceleste. Il vantaggio fa arretrare la Lazio, che però accusa qualche calo di tensione, come avviene in occasione del gol di Boga, lasciato solo dopo un uno-due, e libero di battere Mandas per la rete che riapre un match pronto ad andare in soffitta già all'intervallo. Al rientro in campo Baroni lancia Rovella e Zaccagni, ma il protagonista è sempre Castellanos che si regala la doppietta insaccando di destro all'incrocio dei pali la rete che vale il tris. La Lazio non si ferma, Castellanos è scatenato e si conquista anche il rigore per la tripletta personale, facendosi stendere dal portiere Bulka in uscita. L'argentino prende il pallone in mano, ma sul dischetto, dopo un breve conciliabolo, si presenta Zaccagni che insacca il poker mandando in archivio il match con mezz'ora di anticipo - anche a causa di un campo ai limiti della praticabilità - e proiettando i biancocelesti a punteggio pieno dopo due giornate di Europa League. 




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