Eutanasia legale, Cappato e Gasparri in diretta su RTL 102.5
16 settembre 2021, ore 11:00
Marco Cappato: “Non c’è niente di etico e morale nell’imporre la nostra volontà ad una persona che sta male”; Maurizio Gasparri: “Il diritto di togliere la vita alle persone, frontiera molto complicata da superare”
Marco Cappato e Maurizio Gasparri sono stati ospiti questa mattina in diretta su RTL 102.5 in Non Stop News condotto da Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro per parlare delle rispettive posizioni sul referendum sull’eutanasia.
Ad oggi sono più di 900mila le persone che hanno firmato il Referendum sull’eutanasia legale, Marco Cappato tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore del referendum dichiara: “Il tema è abrogare una parte della legge che prevede il reato di ‘omicidio del consenziente’ al quale sarebbe condannato colui che volesse aiutare il malato a porre fine alla propria vita: in Italia è già possibile sospendere terapie che tengono in vita, lo si può fare anche attraverso un testamento biologico, anche il suicidio assistito è stato legalizzato dalla Corte Costituzionale nel caso di persone con sofferenze insopportabili o malattie irreversibili, non è però ammesso che sia un medico attivamente che aiuta il malato a porre fine alla sua vita”.
La motivazione alla base del referendum
“L’idea di promuovere il referendum è perché nonostante due richiami della Corte Costituzionale e una legge presentata otto anni fa, il Parlamento italiano non ha mai preso in considerazione la proposta di legalizzare l’eutanasia e così abbiamo deciso di ricorrere alla raccolta firme e per ora abbiamo raccolto il doppio delle firme necessarie”.
“Il punto non è l’accanimento terapeutico, ma rispettare la volontà della persone: cosa c’è di etico e morale nell’imporre una sofferenza insopportabile contro la volontà di un malato solo per il fatto che non si può dare la morte da solo? La trovo una violenza contro la persona e chi siamo noi per imporre agli altri la nostra volontà? Il punto alla radice del referendum è proprio questo: ognuno ha diritto di scegliere sulla propria vita”.
Questa la posizione invece di Maurizio Gasparri, Senatore di Forza Italia: “Innanzitutto bisogna vedere se la Corte Costituzionale ammetterà il referendum, perché le norme prevedono che la legge, se dovesse essere approvato il referendum, debba essere di chiara ed immediata applicazione, noi riteniamo che ne verrà fuori una norma modificata pronta ad essere interpretata e a creare confusione su una materia molto delicata, questo è un aspetto giuridico che non è secondario. Il referendum, se è abrogativo, deve lasciare in piedi una norma chiara e comprensibile, a abbiamo dei dubbi che questo possa essere. In termini etici riteniamo che, pur essendo contrari all’accanimento terapeutico, il suicidio assistito di eutanasia legalizzata apra frontiere etiche molto difficili da varcare con conseguenze irreversibili che possono creare danni enormi, siamo quindi contrari”.
Il diritto a togliere la vita, frontiera complicata
“Il diritto di togliere la vita delle persone è una frontiera molto complicata da attraversare, con questo testo avremmo margine di equivoco e confusione: di fatto nessuno sa cosa accadrebbe varcata quella soglia. L’argomento così può sembrare efficace – prosegue Gasparri – ma penso debba essere la medicina, evitando l’accanimento terapeutico, a valutare le situazioni, con una legge si rischia di arrivare ad una attuazione ma poi ci si può trovare di fronte anche a un solo caso di una persona che in un momento di disperazione prende questo genere di scelta”.