Expo 2030. Vince Riad al primo turno con 119 voti, delusione Roma
Expo 2030. Vince Riad al primo turno con 119 voti, delusione Roma Photo Credit: Fotogramma.it
28 novembre 2023, ore 19:30 , agg. alle 20:10
Non c’è solo amarezza ma anche rabbia. L’ambasciatore Massolo parla di deriva mercantile “Non ho prove, ma qualcosa è successo”. Esultano gli arabi
Nella vittoria della capitale saudita non c’è stata storia, con 119 voti l’esposizione universale si farà a Riad, non nella coreana Busan e soprattutto non a Roma che ha raccolto solo 17 voti. Ha vinto la politica del petroldollaro e a Parigi dove si è tenuta la gara la proclamazione è stata accolta dagli arabi con una festa grande, tra canti tradizionali, baci e abbracci mentre la delegazione romana è rimasta in silenzio. Delusi e amareggiati il ministro dello Sport Andrea Abodi, il sindaco di Roma Gualtieri e le associazioni industriali della capitale. Il presidente del Comitato promotore, ambasciatore Giampiero Massolo furioso ha parlato di deriva mercantile ed ha aggiunto “oggi l’Expo, prima i mondiali di calcio, non vorrei si arrivasse alla compravendita dei seggi all’Onu”. Per le opposizioni, da Calenda a Conte, è stata persa un’occasione.
IRA MASSOLO, E' DERIVA MERCANTILE, NON VORREI SI ARRIVASSE A COMPRAVENDITA SEGGI ONU
"Se questo è quello che sceglie, a stragrande maggioranza, la comunità internazionale, significa che la scelta va al metodo transazionale, non transnazionale. Vale il principio dell'interesse immediato, vale il principio della deriva mercantile": lo ha detto, dopo la dura sconfitta di Roma nella gara per Expo 2030, il presidente del Comitato promotore, ambasciatore Giampiero Massolo. "E' pericoloso - ha continuato - oggi l'Expo, prima i mondiali di calcio, poi chissà le Olimpiadi..non vorrei che si arrivasse alla compravendita dei seggi in consiglio di sicurezza, perché se questa è la deriva io credo che l'Italia non ci debba stare". L’ambasciatore sottolinea poi "Fino all'ultimo, né a noi né ai coreani risultavano numeri di questa portata, quindi anche sull'ultimo miglio qualcosa deve essere successo. Non critico, non accuso, non ho prove, ma la deriva mercantile riguarda i governi, riguarda anche gli individui talvolta".
LE REAZIONI
Su Expo 2030 "la delusione c'è, naturalmente, è una delusione dei numeri che sembrano dimostrare un consolidamento del consenso di Riad che non penso sia necessariamente quello degli ultimi giorni e delle ultime settimane. D'altro canto, non penso che l'universalità di Roma passi necessariamente per l'esposizione universale": lo ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi . 'Una brutta sconfitta, siamo amareggiati', ha commentato il sindaco di Roma Gualtieri. Dalle opposizioni Calenda, Azione, parla di occasione persa ma anche di candidatura di Roma nata male e sostenuta peggio. Per Conte, M5S, è un peccato per il Paese e per la Capitale. Fuori dal coro il deputato di Avs e coportavoce dei Verdi, Bonelli che afferma “Non è una tragedia e non accuso nessuno! E' meglio così perché Roma tra Giubileo, cantieri Pnrr e poi Expo sarebbe rimasta bloccata per i prossimi 10 anni”.
IL COMICO BATTISTA, DA CITTADINO ROMANO RINGRAZIO DIO
"Da cittadino ringrazio Dio. So di dire una cosa impopolare ma non so se è stata proprio una grande una perdita per i romani. Che se questa città riuscisse a valorizzare e rendere fruibile quello che già abbiamo, con il turismo saremmo già tutti a cavallo. Forse se deve preoccupà chi aveva i grandi interessi". A commentare così all'Adnkronos la mancata assegnazione alla capitale italiana di Expo 2030 è il comico Maurizio Battista. "Vista la situazione attuale di Roma, dove i lavori dei mondiali di calcio del 1990 sono finiti l'altro ieri, si possono sempre ricandidare per il 2050, con le stesse promesse. Tanto io sarò morto per allora", ride Battista.