Fanatici in azione nei Musei di Berlino, danneggiate 70 opere di valore inestimabile
21 ottobre 2020, ore 17:33
L’attacco è stato messo a segno nel giorno dell’anniversario della Riunificazione tedesca, si indaga negli ambienti di estrema destra, il ministero della Cultura spera di salvare i reperti danneggiati
Il 3 ottobre, nel giorno dell’anniversario della Riunificazione delle due Germanie, sono state sfregiate settanta opere nei musei di Berlino, si tratta di uno degli attacchi a capolavori e antichità più clamorosi della storia del dopoguerra. La notizia è stata diffusa solo nelle scorse ore. I pezzi delle collezioni, esposti nei prestigiosi edifici dell’Isola dei Musei della capitale tedesca, sono stati danneggiati con un liquido oleoso che ha lasciato segni e macchie evidenti. Fra gli oggetti rovinati figurano sarcofagi egizi, sculture in pietra e tele dell'800. Tutti i visitatori, registrati nei musei il giorno dell’agguato, sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine, affinché possano fornire informazioni sull’accaduto. I musei oggetto dello sfregio sono l'Alte Nationalgalerie, il Neues Meseum e il Museo di Pergamo.
Misterioso attacco ai musei di Berlino, si indaga sull’estrema destra
Secondo la Bbc, nell’attacco nei siti dell’isola dei Musei, patrimonio mondiale dell’Unesco, potrebbero essere coinvolti sostenitori di un teorico della cospirazione di estrema destra. Si tratta di Attila Hindmann, l’uomo secondo quanto riferisce l’emittente britannica, in relazione alla pandemia in atto avrebbe diffuso teorie basate su un ipotetico complotto. Non solo. Avrebbe anche affermato che uno dei cinque musei, il Pergamo, ospiterebbe il 'Trono di Satana'.
Una fanatico si scaglia contro il Museo di Pergamo, definito un centro di satanisti
Attila Hindmann, l’uomo che secondo gli investigatori tedeschi potrebbe essere coinvolto nell’attacco, avrebbe affermato che uno dei musei, in cui sono state danneggiate 70 opere, ospiterebbe il 'Trono di Satana', un reperto cui fa riferimento San Giovanni nell'Apocalisse quando si rivolge alla chiesa di Pergamo, il cui famoso Altare dedicato a Zeus e Atena, eretto dal re Eumene II nel II secolo a.C. per celebrare la vittoria di Attalo sui galati, è una delle principali attrazioni del Pergamon Museum. Pergamo era un'antica città greca in Asia Minore, nell'attuale Turchia, e nella metà dell'800, durante dei lavori sulla rete viaria turca, l'ingegnere tedesco Carl Humann ritrovò alcuni elementi decorativi e architettonici del monumento. Dopo una accurata campagna di scavi, nel 1878 l'Altare venne smontato, trasportato a Berlino e rimontato dov'è attualmente visibile al Paergamon Museum.
Non è chiaro il motivo della segretezza iniziale, l’agguato svelato solo oggi
La polizia di Berlino ha diffuso i dettagli dell'attacco 17 giorni dopo che uno o più aggressori ancora ignoti avevano preso di mira sarcofagi dell'antico Egitto, sculture in pietra e dipinti del XIX secolo. Il motivo della segretezza iniziale non è chiaro e la storia è stata confermata solo dopo che la polizia è stata contattata dalla rivista 'Die Zeit' e dalla radio 'Deutschlandfunk'. Anche altri musei non sono stati informati del possibile rischio. La polizia ha riferito al sito web di Der Tagesspiegel che da tempo stava indagando sull'attacco e che per ragioni strategiche, non meglio precisate, la notizia non è stata resa subito pubblica.
Dura condanna da parte del governo tedesco, si spera che le opere danneggiate possano essere riparate
La sottosegretaria alla Cultura tedesca, Monika Gruetters, ha condannato l'attacco ai musei di Berlino, sollecitando ai responsabili delle istituzioni culturali un chiarimento sull'accaduto. La Gruetters ha anche affermato "ci sono fondate speranze che i danni possano essere rimossi". "Ho chiesto al presidente di presentare al consiglio della fondazione un rapporto - ha spiegato - bisogna chiarire come sia stato possibile che siano stati fatti tanti danni senza che questo fosse notato, e come attacchi del genere possano essere evitati in futuro". Il 3 ottobre scorso, ignoti hanno provocato dei danni con una sostanza oleosa a ben 70 pezzi antichi e opere esposte in tre dei prestigiosi edifici dell'isola dei Musei. Gruetters ha stigmatizzato l'agguato, sferrato a Berlino, parlando di una azione contro il patrimonio culturale di tutti e contro le forme civili di confronto.