Febbre, Clara a Sanremo 2025: il significato della canzone

Febbre, Clara a Sanremo 2025: il significato della canzone Photo Credit: agenziafotogramma.it
07 febbraio 2025, ore 19:00
agg. 12 febbraio 2025, ore 15:02
Tutto quello che c'è da sapere sul brano con il quale la cantante partecipa all'edizione numero 75
Febbre è il titolo della canzone con la quale Clara - nome d'arte di Clara Soccini - gareggia al Festival di Sanremo in programma da martedì 11 a sabato 15 febbraio, con la direzione artistica e conduzione di Carlo Conti.
FEBBRA, IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE
Il brano, che verrà proposto per la prima volta nella serata di martedì 11 febbraio insieme agli altri 28 in gara (erano 29, ma Emis Killa si è ritirato), si focalizza su quanto sia importante trovare la versione migliore di sé stessi anche quando attraversiamo alti e bassi.
Tra i temi toccati la fragilità e la sofferenza emotiva che un amore instabile e difficile da comprendere comporta.
In primo piano anche la mancanza di comunicazione tra i due partner.
L'immagine della "febbre" viene utilizzata per rappresentare un sentimento che sale e scende, come un ottovolante.
Insomma, il sentimento descritto nella canzone è travolgente, ma anche doloroso.
Nel testo - composto in totale da 385 parole, 1870 caratteri (1575 spazi esclusi) - c'è spazio anche per la tensione tra l'attrazione fisica e la mancanza di connessione emotiva.
Febbre è firmata dalla stessa Clara Soccini, insieme ad autori del calibro di Jacopo Ettorre, Madame (ufficialmente è chiamata Calearo), Dario Faini (Dardust) e Federica Abbate.
Il brano è prodotto da Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/Dodo Music Italia/Sugarmusic/Miriolinga.
LE FRASI CHIAVE DELLA CANZONE DI CLARA
Tra le frasi più significative di Febbre di Clara possiamo segnalare "Tutti fanno bling bling io nemmeno mi piaccio" e "Non dire 'je t’aime', dimmelo se ciò che provi è solo febbre".
La parola più frequente nella canzone è Febbre (10 volte), seguita da male (6) e sale (5).
CLARA E LA SERATA DELLE COVER A SANREMO 2025
Ricordiamo che Clara, 25 anni, nella serata del venerdì, quella dedicata alle cover (le cui votazioni non influiscono nella classifica finale), dividerà il palco del teatro Ariston con Il Volo.
L'artista e il terzetto si esibiranno sulle note di The sound of silence di Simon & Garfunkel del 1964.
Clara lo scorso anno ha debutto al Festival di Sanremo con il brano dal titolo Diamanti.
FEBBRE, IL TESTO DELLA CANZONE
Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare