Fermato il compagno della donna precipitata dal cavalcavia sull’A4, l’avrebbe spinta al culmine di una lite

Fermato il compagno della donna precipitata dal cavalcavia sull’A4, l’avrebbe spinta al culmine di una lite

Fermato il compagno della donna precipitata dal cavalcavia sull’A4, l’avrebbe spinta al culmine di una lite


30 maggio 2024, ore 16:00

Per gli investigatori il rapporto era ormai al capolinea e il presunto killer aveva già alzato le mani sulla vittima

E’ stato fermato ed è indagato per omicidio volontario aggratavato il compagno della donna precipitata da un cavalcavia dell’autrostrada A4 a Vigonza, vicino Padova, la notte tra martedi e mercoledi. I lividi e le escoriazioni sul corpo dell’uomo, rintracciato nell’abitazione della coppia, hanno portato subito le forze dell’ordine a scartare l’ipotesi del suicidio. Poi, ci sono state le prime ammissioni al pm da parte di Andrea Favero, il camionista 39enne che avrebbe spinto nel vuoto Giada Zanola al culmine di una lite, facendola cadere a terra da un’ altezza di 15 metri. Fondamentali, per la scoperta dell'omicidio, sono state le contraddizioni, anche nella ricostruzione degli orari, nelle quali Favero è caduto già durante l'interrogatorio reso negli uffici della Polizia stradale di Padova. Un rapporto al capolinea quello tra i due, caratterizzato da litigi e violenze anche fisiche, secondo gli investigatori. Non risultano, però,  denunce da parte della 34enne. Resta da appurare se la giovane, che lascia un figlio di tre anni, sia stata stordita o abbia perso i sensi venendo malmenata prima di essere gettata oltre la recinzione. Attesa, dunque, per l’esito dell’autopsia che sarà effettuata sul cadavere della 17esima donna uccisa in Italia dall’inizio dell’anno.


Parla il fratello di Giada, non ha mai parlato di violenze

Giada non ha mai parlato in famiglia di violenze subite dal compagno, ha riferito il fratello della vittima Daniel Zanola. "Qualche litigio, come in tutte le coppie, ma Giada non ci aveva mai detto che lui fosse stato violento o che la situazione fosse grave. Anche con noi Andrea era sempre tranquillo e gentile. Non sappiamo cosa sia successo, devo andare a parlare con la Polizia per capire", ha concluso Daniel Zanola.


Zaia, quarto femminicidio in Veneto in pochi mesi

''Con la morte di Giada il Veneto è di nuovo in lutto come nei giorni di Giulia, Vanessa, Sara e di altre ancora prima di loro. Potrebbe essere il quarto femminicidio in pochi mesi; una contabilità inaccettabile che fa accapponare la pelle e indignare. Di fronte a una simile spirale di violenza, tutti abbiamo il dovere di reagire”. Così il governatore del Veneto Luca Zaia, dopo la morte di Giada Zanolo.



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