30 ottobre 2024, ore 19:30
Un uomo ha visto la scena, con Aurora che tentava di aggrapparsi alla ringhiera e il ragazzo che la colpiva ripetutamente, lei lo voleva lasciare
C’è un testimone chiave che può chiarire il decesso di Aurora, la sua dichiarazione è chiara, "Lui l'ha buttata giù". Il 25 ottobre ha visto la tredicenne morta a Piacenza, e il fidanzato, il 15enne fermato per omicidio, poco prima che lei cadesse nel vuoto. Il testimone, che ha dato indicazioni decisive , avrebbe detto di aver visto il ragazzo indagato buttare giù Aurora, con lei che tentava di reggersi e lui che la colpiva. Questo sarebbe ciò che ha indotto la Procura per i minorenni che coordina le indagini dei carabinieri di Piacenza a emettere il fermo nei confronti del 15enne, che ha risposto al gip. Intanto, gli inquirenti hanno ricostruito quanto accaduto e sottolineano le fasi del disperato tentativo che ha fatto Aurora per salvarsi: "Ha tentato di aggrapparsi alla ringhiera, ma lui la colpiva".
La ricostruzione della morte
Dopo essere stata spinta oltre la ringhiera del balcone al settimo piano del palazzo dove viveva, Aurora ha tentato disperatamente di aggrapparsi alla ringhiera stessa, ma il fidanzato l'avrebbe colpita ripetutamente con le mani, con l'obiettivo di farla cadere. È la ricostruzione degli inquirenti, della Procura per i minorenni e dei carabinieri del nucleo investigativo, di quanto è accaduto la mattina del 25 ottobre a Piacenza, quando la tredicenne è caduta nel vuoto da un altezza di otto metri. Il ragazzo, fermato lunedì per omicidio volontario. deve rispondere anche del porto di un cacciavite di circa 15 centimetri.La madre di Aurora: "Lei voleva lasciarlo e lui l'ha uccisa" "Io voglio giustizia. A lui chiedo di dire tutta la verità e di scontare fino in fondo la sua pena", afferma la mamma di Aurora a Il Corriere della Sera. E poi si sofferma sulla figlia, l'ultima di tre. "Era sempre sorridente, aveva tanti sogni - racconta. - Diceva che un giorno avrebbe fatto la psicologa per stare vicina alle persone in difficoltà. Più a breve aspettava con impazienza il viaggio che dovevamo fare a Parigi per festeggiare i suoi 14 anni".
La madre: "I sospetti ora sono confermati"
E, tornando a quella tragica mattina, sottolinea sempre a Il Corriere: "Da subito mi sono detta: è stato lui, questa volta ci è riuscito. Quel rapporto era diventato ormai un inferno. Lei era soggiogata e terrorizzata. Lui, invece, da un lato la umiliava, ma dall'altro ne era ossessionato. Lei aveva cercato di lasciarlo già due volte. Penso che quella mattina gli abbia detto che non voleva più saperne. Lui non lo accettava e l'ha buttata giù. Continuava a tempestarla di messaggi, a volte le mandava persino delle rose, oppure stava a dormire nell'androne del palazzo. Era diventato il tipico stalker, ma per i Servizi sociali erano cose tra ragazzini".Il fidanzato "ha risposto alle domande del gip" L'udienza per il fidanzato di Aurora al tribunale per i minorenni di Bologna è durata circa un'ora e mezza. "Ha risposto, perché si deve avvalere della facoltà di non rispondere?", si è limitato a dire il suo difensore, l'avvocato Ettore Maini, che non ha voluto chiarire ulteriormente il contenuto delle dichiarazioni del ragazzo.
Le esequie autorizzate
La Procura per i minorenni di Bologna ha intanto rilasciato il nulla osta per poter celebrare il funerale di Aurora, precipitata venerdì. Ora i familiari potranno organizzare l'ultimo saluto della ragazzina, ma per una serie di motivi tecnici probabilmente non sarà possibile trasportare la salma dall'istituto di Medicina legale di Pavia, dove è stata fatta l'autopsia, prima di lunedì 4 novembre. L'avvocato Lorenza Dordoni, che assiste la madre, aveva informato il pubblico ministero della volontà di far cremare il corpo.