Festa del Cinema di Roma 2024, è il giorno di Viggo Mortensen che riceverà il premio alla carriera
18 ottobre 2024, ore 10:30
L’attore presenterà anche il suo nuovo film, “The dead don’t hurt”, che lo vede impegnato anche nel ruolo di regista
Terza giornata alla Festa del Cinema di Roma. La pioggia bagna il red carpet che, in serata, ospiterà il primo nome eccellente della 19esima edizione. Viggo Mortensen riceverà il Premio alla Carriera e presenterà “The Dead Don’t Hurt”, il suo secondo film da regista. Un Western al femminile che, secondo molti, ricorda il “Million Dollar baby” di Clint Eastwood. Il menù del giorno prevede anche l’anteprima di “Fino alla fine”, la nuova fatica di Gabriele Muccino che torna al cinema con un action movie tra thriller, storia d’amore, racconto di sopravvivenza e redenzione. Sul versante della serialità televisiva oggi è attesa la proiezione dei primi due episodi di “Avetrana – Qui non è Hollywood” di Pippo Mezzapesa, la serie della discordia che ripercorre le vicende di uno dei casi di cronaca nera più celebri degli ultimi anni.
IL WESTERN DI MORTENSEN
Gli occhi di tutti sono puntati alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, quando alle 18 farà il suo ingresso Viggo Mortensen. Oltre al prestigioso premio alla carriera, presenterà il suo nuovo film, The Dead Don’t Hurt, da lui scritto, diretto e interpretato. Ambientato a metà Ottocento, il titolo (seconda esperienza dietro la macchina da presa dopo Falling – Storia di un padre) è un raffinato western femminista, con protagonisti lo stesso Mortensen e Vicky Krieps nei panni di due immigrati che cercano di costruirsi una vita in una cittadina corrotta del Nevada. Domani invece, l’attore, artista, regista e produttore statunitense sarà inoltre protagonista di una Masterclass con il pubblico della Festa.
L’ITALIA FUORI CONCORSO
Oggi c’è anche “Fino alla fine” di Gabriele Muccino. Il regista torna al cinema con un action movie stratificato: thriller, storia d’amore, racconto di sopravvivenza e redenzione. Ambientato nell’arco di ventiquattro ore, il film è anche una riflessione sul ruolo del destino, sul passaggio all’età adulta e sul peso delle scelte, e conta su un cast internazionale guidato dalla protagonista Elena Kampouris. Ha dichiarato Muccino: “Il film è un invito a vivere senza rimorsi, a esplorare il nuovo e a sfidare il passato, offrendo una riflessione profonda e appassionata sulla vita, la libertà e l’amore”.
SHOW TELEVISIVI, TRA CRONACA E SPETTACOLO
Polemiche a non finire ne hanno accompagnato la promozione. Oggi finalmente vedremo anche i primi episodi di “Avetrana – Qui non è Hollywood”, diretti da Pippo Mezzapesa, anche sceneggiatore con Antonella Gaeta e Davide Serino. Ogni episodio è narrato dal punto di vista di uno dei protagonisti: Sarah Scazzi, la cugina Sabrina Misseri e i genitori di lei, Michele Misseri e Cosima Serrano. Alle ore 21.30 in Sala Petrassi si terrà Saturday Night di Jason Reitman (Juno, Tra le nuvole, Ghostbusters: Legacy). Il regista ricostruisce i novanta minuti frenetici che precedono la prima puntata di uno degli show televisivi più rivoluzionari del mondo, il Saturday Night Live, andato in onda per la prima volta sulla Nbc l’11 ottobre del 1975. Il programma delle Masterclass della Festa sarà inaugurato alle ore 16.30 in Sala Petrassi da uno dei più amati scrittori a livello internazionale, Dennis Lehane, autore di bestseller divenuti poi film di grande successo: fra questi, “Mystic River” (“La morte non dimentica”), portato al cinema da Clint Eastwood; “Shutter Island” (“L’isola della paura”), tradotto sul grande schermo da Martin Scorsese; “Gone, Baby, Gone” (“La casa buia”) e “Live by Night” (“La legge della notte”), entrambi adattati da Ben Affleck. Quattro i film che saranno proiettati presso il Teatro Studio Gianni Borgna. Alle ore 17 sarà presentato Arsa, primo vero e proprio lungometraggio di finzione del duo Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), ambientato a Stromboli, già al centro di alcune loro opere e videoinstallazioni. L’opera unisce il lavoro straordinario sull’immagine con quello sulla parola (grazie alla collaborazione con lo scrittore Giorgio Vasta): un cinema che non assomiglia a nient’altro, esplorando nuovi modi di raccontare con le immagini.