Festa dell'immacolata, omaggio privato di Papa Francesco all'alba in Piazza di Spagna a Roma
Festa dell'immacolata, omaggio privato di Papa Francesco all'alba in Piazza di Spagna a Roma
08 dicembre 2021, ore 14:30
Il Santo Padre non ha rinunciato all'appuntamento nonostante le restrizioni per il covid, si è raccolto in preghiera ai piedi del monumento dedicato alla Vergine e ha deposto un cesto di fiori bianchi. Nel corso del suo Angelus in piazza San Pietro, Bergoglio ha ricordato i migranti che ha incontrato nel suo recente viaggio in Grecia e a Cipro
Un omaggio alla Vergine Maria nel silenzio dell’alba romana e per evitare assembramenti. Papa Francesco questa mattina ha scelto di aprire la festa dell’Immacolata con un gesto privato, recandosi intorno alle 6 in piazza Mignanelli, nei pressi di piazza di Spagna, a Roma, per pregare ai piede della statua della Madonna. Come prevede la tradizione iniziata nel 1923, ma questa volta con particolare attenzione al rispetto delle norme anticovid, il Santo Padre ha deposto un cesto di rose bianche. Fiori che i vigili del fuoco con un’autoscala hanno portato in cima al monumento. Nelle sue preghiere , riferisce la sala stampa vaticana, il Pontefice ha invocato protezione per il popolo romano, “il miracolo della cura, per i tanti malati; della guarigione, per i popoli che soffrono duramente per le guerre e la crisi climatica; e della conversione, perche' sciolga il cuore di pietra di chi innalza muri per allontanare da se' il dolore degli altri”. Bergoglio, poi, si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha continuato la preghiera davanti all'icona di Maria 'Salus Populi Romani.
Il pensiero per i migranti
In Piazza San Pietro, Papa Francesco ha continuato le celebrazioni per l’Immacolata Concezione. Nel corso del suo Angelus, il Santo Padre è tornato a parlare del viaggio apostolico che nei giorni scorsi lo ha portato a Cipro e in Grecia. Particolarmente toccanti le sue parole per i migranti che ha avuto modo di incontrare. “Ripeto che davanti alla storia, davanti ai volti di chi emigra, non possiamo tacere, non possiamo girarci dall'altra parte – ha dichiarato - A Cipro come a Lesbo, ho potuto guardare negli occhi questa sofferenza". "Per favore – ha proseguito -, guardiamo negli occhi gli scartati che incontriamo. Lasciamoci provocare dai visi dei bambini, figli di migranti disperati. Lasciamoci scavare dentro dalla loro sofferenza per reagire alla nostra indifferenza. Guardiamo i loro volti per risvegliarci al sonno dell'abitudine”