Filippo Timi e Francesco Scianna su RTL 102.5: “Il Filo Invisibile è un film importante perché fa capire che una famiglia omogenitoriale crea gli stessi disastri di una famiglia eterosessuale"
02 marzo 2022, ore 15:26
Questa mattina durante “W L’Italia”, Filippo Timi e Francesco Scianna hanno parlato de “Il Filo Invisibile”, il film disponibile su Netflix dal 4 marzo
Francesco Scianna e Filippo Timi sono stati ospiti questa mattina in “W L’Italia” e hanno parlato del film “Il Filo Invisibile” in cui interpretano una coppia omogenitoriale.
IL RAPPORTO TRA FRANCESCO SCIANNA E FILIPPO TIMI
Francesco Scianna e Filippo Timi si conoscevano già da prima del film? “Ci siamo baciati, siamo usciti insieme, l’ho fatto sentire mio marito in qualche modo. Uno dei momenti più belli è stato quando abbiamo dormito insieme nella scena”, ha raccontato Scianna.
“Un tema quasi sempre affrontato come problematica, invece qui era una commedia”, ha aggiunto Timi.
“Quando ci siamo visti al provino non ci siamo dovuti dir nulla, come attori non ci siamo messi a costruire cose finte, è stato tutto naturale. Anche il fatto di comunicarsi un innamoramento, una gelosia o un dolore, ti senti a casa quando hai un collega così aperto e vero”, ha raccontato Francesco Scianna.
“IL FILO INVISIBILE”: IL FILM DAL 4 MARZO SU NETFLIX
Il filo invisibile rappresenta l’amore? “È l’amore, quei legami che ci fanno stare uniti ma che non si possono vedere”, ha detto Filippo Timi. “È la storia di una famiglia omogenitoriale con un figlio meraviglioso, interpretato da un grandissimo Francesco Gheghi, e io ho un marito meraviglioso che è Filippo Timi. Potrete vedere tutto il 4 marzo su Netflix”, ha raccontato Francesco Scianna.
“Il Filo Invisibile” è un viaggio per questa famiglia, per la coppia e per il figlio della coppia che a sua volta scoprirà l’amore. “L’amore si manifesta in questa famiglia attraverso delle dinamiche molto belle”, ha raccontato Scianna. “Una famiglia con difficoltà comuni, c’è un grande ascolto e un grande rispetto delle emozioni degli altri. La cosa bella è che il figlio insegna ai genitori, in qualche modo abbiamo fatto un bel lavoro come papà”.
Nel film, prodotto da Viola Prestieri e Valeria Golino, non si affronta l’argomento che tratta della difficoltà di inserimento di un figlio di due padri nella vita quotidiana in modo pesante. “Quando hai un figlio ci sono tante paure, quando hai un ragazzo davanti a te è la vita, tu gli vuoi bene. Il film è molto importante perché ti fa capire che una famiglia omogenitoriale crea gli stessi disastri di una famiglia eterosessuale”, ha raccontato Filippo Timi. “È difficile continuare ad amarsi, crescere un figlio è faticoso. I genitori sono figli che hanno avuto altri figli, si impara. Per fortuna arrivano i nonni a un certo punto. Mio padre mi avrà detto tre parole nella sua vita, con le nipotine è un’altra cosa, li abbraccia”.
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