09 agosto 2023, ore 16:30
Un romano di 36 anni abusava di un ragazzino di 10 anni, figlio di un'amica, e riprendeva le violenze. Poi inviava tutto a una comunità pedofila del dark web
Un 36enne romano abusava di un ragazzino di 10 anni, figlio di un'amica, e riprendeva con il cellulare le violenze. Poi le foto e i video venivano inviati ai frequentatori di una comunità pedofila internazionale, attiva nel dark web. Lo ha riportato l'agenzia di stampa Ansa. L'uomo è stato arrestato dalla polizia, su segnalazione della polizia australiana, per violenza sessuale aggravata e per produzione, cessione e detenzione di materiale pedopornografico. L'arresto è avvenuto dopo una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma.
Le violenze postate sul darkweb
L'indagine, di eccezionale gravità come è stata definita dagli investigatori, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Quando ha avviato le indagini la Polizia Postale non aveva piste da seguire, ad eccezione degli stessi file illeciti pubblicati e un nickname di fantasia dietro il quale l'uomo arrestato si nascondeva. L'utilizzo del dark web, infatti, garantisce ai propri utilizzatori l'anonimato. Incrociando, però, i risultati delle ricerche con tecniche di Osint (Open Source INTelligence), partendo dalle piccole tracce e dagli elementi conosciuti è stato possibile per gli investigatori risalire all'identità dell'uomo e della giovanissima vittima.
La svolta nelle indagini
La svolta nelle indagini c' è stata dopo ore di attività condotta sul duplice fronte della clearnet e del dark web, in una corsa contro il tempo per scongiurare il pericolo di ulteriori violenze. L'uomo, approfittando delle occasioni in cui un'amica, ignara di tutto, gli lasciava il figlio minore per giocare, consumava e riprendeva gli atti di violenza sessuale, poi condivisi con altri utenti del dark web. L'arrestato aveva collezionato, nel tempo, una quantità incredibile di materiale pedopornografico, che ritraeva prevalentemente abusi sessuali su minori di 10 anni. Il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre l'indagato è stato condotto in carcere. Era ricercato a livello internazionale da altre forze di polizia specializzate, impegnate in attività sotto copertura online nel contrasto alla pornografia minorile, all'interno delle comunità pedofile virtuali del dark web.