
Fiorentina, Kean dimesso dall'ospedale di Verona: "Tutti i test effettuato sono risultati negativi" Photo Credit: agenziafotogramma.it
24 febbraio 2025, ore 11:54
L'attaccante viola si è procurato un trauma cranico nella partita di ieri contro l'Hellas Verona
Sospiro di sollievo per la Fiorentina.
Questa notte Moise Kean ha lasciato l'ospedale di Verona dove era stato ricoverato ieri sera per il colpo ricevuto in volto, in un contrasto di gioco, durante il secondo tempo della gara di Serie A fra l'Hellas Verona e la Fiorentina disputata allo stadio Bentegodi (vinta a sorpresa dai padroni di casa per 1-0).
Il calciatore ha già fatto rientro a Firenze.
A comunicarlo è il club viola con una nota, aggiungendo che "tutti i test clinici e diagnostici effettuati sono risultati negativi".
Kean infortunato: cosa era successo
Ieri pomeriggio Kean aveva lasciato il campo in barella ed era stato trasportato in ospedale dove gli era stato riscontrato un trauma cranico.
L'infortunio aveva generato paura allo stadio.
L'attaccante ex Juventus aveva ricevuto i primi soccorsi in campo per la ferita riportata.
In particolare, Kean si era fatto male dopo circa dieci minuti di gioco nella ripresa, a seguito di uno scontro con un avversario: l'impatto aveva riguardato l'arcata sopraccigliare.
Un punto delicatissimo, con il sangue uscito copioso e il giocatore viola lungamente soccorso dallo staff medico viola.
Suturato direttamente in campo, Kean era rientrato in campo dopo essersi cambiato la maglia sporca di sangue.
Dopo pochi minuti il crollo a terra, da solo, a seguito di un altro colpo ricevuto, anche in questo caso assolutamente fortuito.
Il precedente di Bove
Ad assistere alla scena dalla panchina della Fiorentina anche Edoardo Bove, che a dicembre scorso si era sentito male durante la sfida contro l'Inter.
Il centrocampista, al quale è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo, recentemente ha preso parte alla serata finale del Festival di Sanremo 2025, facendosi intervistare da Carlo Conti.
Inoltre, parlando con Vanity Fair, ha ricostruito quanto gli è accaduto:
"Detesto farmi vedere vulnerabile. Subito dopo, però, ho capito di essere stato molto, molto fortunato. Ho rischiato tanto, devo essere grato alla vita perché tutto è successo in un campo di calcio, col soccorso a portata di mano: in 13 minuti ero in ospedale. Non so come sarebbe andata, se fosse successo in un’altra circostanza. Dopo aver metabolizzato, mi sono sentito la persona più felice del mondo".