Firenze, svolta nel caso dei resti umani nelle valigie, fermata l'ex del figlio dei coniugi albanesi uccisi e fatti a pezzi

Firenze, svolta nel caso dei resti umani nelle valigie, fermata l'ex del figlio dei coniugi albanesi uccisi e fatti a pezzi

Firenze, svolta nel caso dei resti umani nelle valigie, fermata l'ex del figlio dei coniugi albanesi uccisi e fatti a pezzi


22 dicembre 2020, ore 11:25 , agg. alle 17:12

I carabinieri hanno fermato una pregiudicata albanese di 36 anni, ex fidanzata del figlio dei coniugi Pasho, scomparsi nel 2015 e uccisi e fatti a pezzi; i loro resti erano contenuti in quattro valigie ritrovate nelle scorse settimane

Il giallo a tinte fosche delle valigie con resti umani ritrovate per caso nei pressi del carcere di Sollicciano a Firenze, lungo la superstrada Firenze – Pisa- Livorno si sta dissipando, la svolta è arrivata con l’arresto di una donna, una 36enne albanese accusata di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere.


In quattro valigie i resti dei coniugi Pasho, scomparsi nel 2015

Facendo un passo indietro, nelle valigie erano stati ritrovati i resti di due coniugi albanesi, scomparsi nel 2015, Sheptim e Teuta Pasho il cui figlio Taulant Pasho, proprio al momento della sparizione dei genitori veniva scarcerato dal carcere di Sollicciano; la donna arrestata oggi all’epoca era la fidanzata di Taulant Pasho, si tratta di una pregiudicata che secondo i magistrati fiorentini che indagano sul caso avrebbe avuto parte attiva e responsabilità piena nella morte dei due coniugi, Elona Kalesha, 36enne albanese, pregiudicata, è accusata di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere.

Una catena di macabri ritrovamenti

Le indagini dei carabinieri sono iniziate lo scorso 10 dicembre quando per caso un pensionato, dedito alla coltivazione di un orto sociale, ha trovato la prima delle quattro valigie dell'orrore in un campo situato nei pressi del carcere di Sollicciano, lungo la superstrada Firenze – Pisa – Livorno. A quel ritrovamento sono seguiti altri tre, altrettanto inquietanti. Dopo l’autopsia eseguita sui resti contenuti nelle valigie, si è risaliti a Sheptim e Teuta Pasho, marito e moglie albanesi scomparsi cinque anni prima, un caso di cui si era occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”.

Un mistero lungo cinque anni

I due coniugi si erano come dissolti nel nulla, il 2 novembre del 2015, nello stesso giorno in cui il figlio Taulant, 33 anni, veniva scarcerato dal carcere di Sollicciano dopo aver scontato una condanna per reati di droga. L’uomo al momento del ritrovamento delle valigie risultava latitante, irreperibile da quattro anni, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari nel novembre 2016 da un appartamento di Firenze. Da quel momento aveva fatto perdere le sue tracce in Italia, tornando in seguito in Albania. I carabinieri, nelle scorse settimane, lo hanno individuato in Svizzera, dove era detenuto in una prigione del cantone tedesco di Aargau (Argovia) dal 16 ottobre 2020, per il reato di furto con scasso e violazione di domicilio. Dopo la sua localizzazione nella prigione elvetica, la Procura di Firenze, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, ha provveduto a far effettuare l'internazionalizzazione di un provvedimento di carcerazione definitivo a suo carico. L’uomo deve scontare ancora 3 anni e 11 mesi circa di reclusione per reati di droga. Elona Kalesha, fermata oggi, nel 2015 aveva una relazione sentimentale con Taulant Pasho. Il suo ruolo nell’omicidio dei genitori del fidanzato sarebbe secondo gli inquirenti molto rilevante. La donna si trova in carcere.


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