Fisco, il centrodestra di governo vede il premier Draghi ma resta il nodo della riforma del catasto

Fisco, il centrodestra di governo vede il premier Draghi ma resta il nodo della riforma del catasto

Fisco, il centrodestra di governo vede il premier Draghi ma resta il nodo della riforma del catasto


13 aprile 2022, ore 19:00

Il presidente del Consiglio: “I prossimi mesi saranno difficili e l’esecutivo ha intenzione di fare il massimo, tutto ciò che è nelle sue facoltà, per il Paese e per gli italiani. Non c'è alcuna intenzione di far venire meno l'impegno. Nessuna stanchezza”

Guarda il bicchiere mezzo pieno il centrodestra di governo, dopo il vertice con il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi. Spinti dal vento dell'ottimismo, sbandierato da Matteo Salvini martedì sera a 'Porta a Porta' ("i problemi si risolvono, non è tempo per crisi di governo"), Lega-Fi-centristi fanno sapere che con Draghi "è andata bene".


Il vertice

Il vertice con Salvini, Tajani, Lupi di Noi con l'Italia e Cesa dell'Udc è durato circa un'ora e mezza, portando a una sorta di road map sui temi fiscali, in vista di un testo delega che accontenti tutti, da qui a Pasqua. Mentre - non a caso - il tema della giustizia, della riforma del Csm, è stato tenuto volutamente fuori dal tavolo "perché meglio andarci per gradi, i problemi si risolvono uno alla volta", dice una fonte dell'incontro a Chigi.


Fi e Lega

Poche parole Antonio Tajani (Fi) e lo stesso Matteo Salvini (Lega) le consegnano alla stampa in attesa di fronte alla sede del governo, al termine dell'incontro con il premier e il ministro Daniele Franco. La linea è: "Draghi ha preso in considerazione le nostre richieste e ora i tecnici, subito dopo Pasqua, troveranno la quadra". Si prova a mettere nero su bianco un testo di accordo che accontenti tutti. "L'intesa sulla eliminazione del regime duale di tassazione l'abbiamo già trovata", assicura uno dei partecipanti all'incontro di Palazzo Chigi, con riferimento al regime fiscale che prevede una sola aliquota per i redditi da capitale, da sempre avversato dalla Lega, convinta che si rischia di far crescere la tassazione sugli affitti, a partire dalle cedolari secche e su titoli di Stato. L'accordo potrebbe configurarsi, alla fine, con la conferma del sistema duale, in una versione ammorbidita.


Il catasto

Sul tema catasto il lavoro dovrebbe essere invece più complesso, sulla mappatura degli immobili italiani secondo nuovi criteri, pesa la posizione di Draghi che ha più volte ribadito di voler andare avanti con il testo, garantendo che non produca nuove tasse. La soluzione non è dietro l'angolo, come dimostrano i malumori del centrodestra che replica subito a chi attribuisce a Draghi - anche nel vertice di oggi - un nuovo altolà, con il premier che avrebbe 'ricordato' a Lega e Fi che "sul catasto non si prevede alcuno stralcio". Parole che prima trovano replica in fonti del centrodestra ("Non abbiamo mai chiesto lo stralcio del catasto, ma una modifica del testo che consenta di evitare ambiguità e garantisca che non ci siano nuove tasse sulla casa"). E infine vengono tirate fuori dalla discussione di oggi: "Il premier non ha mai detto che non ci sarà lo stralcio, noi non glielo abbiamo poi neanche chiesto, si tratta solo di modifiche al testo", spiega a uno dei partecipanti all'incontro di Palazzo Chigi.



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