16 ottobre 2024, ore 14:00
La cerimonia di intitolazione di una piazza diventa un caso politico. Ecco cosa è successo
Tailleur scuro, foulard annodato al collo e tacchi alti. Questo il dress code da hostess che sarebbe stato imposto dal Comune di Fiumicino alle dipendenti donne in occasione della cerimonia di sabato scorso, 12 ottobre, voluta dal sindaco Mario Baccini e dalla giunta di centrodestra per intitolare la piazza comunale della città all’Unione Europea. La vicenda è diventata un caso politico, come racconta oggi in edicola il quotidiano La Repubblica.
La denuncia del sindacato
"Da quanto ci risulta, sembrerebbe che qualcuno della segreteria comunale abbia chiesto ad una quindicina di dipendenti, con una mail non firmata, di partecipare con la precisazione di indossare un dress code adeguato”. Tale invito, così specifico, sarebbe stato rivolto solo a dipendenti donne". A dirlo è Giancarlo Cenciarelli, segretario generale Fp Cgil, secondo il quale siamo di fronte ad "un atto gravissimo, che denoterebbe un atteggiamento retrogrado e maschilista". Il sindacalista prosegue: "Riteniamo doveroso che l’ente comunale faccia chiarezza e, ove ci sia conferma, vengano fatte dovute pubbliche scuse". Il sindacato ha dunque condotto fra le dipendenti un’indagine in via strettamente anonima, perché nei corridoi del palazzo comunale qualcuno pare tema ritorsioni. Alla cerimonia erano presenti centinaia di invitati istituzionali fra cui la vicepresidente del parlamento Ue Antonella Sberna, il viceministro degli Affari Esteri Maria Tripodi, il prefetto di Roma Lamberto Giannini, i rappresentanti delle massime cariche militari e numerosi sindaci. L'accoglienza era a cura di 15 dipendenti del Comune, che sarebbero state reclutate tra l’ufficio anagrafe e le segreterie di presidenza. La difesa del sindaco di Fiumicino
La polemica politica non riguarda soltanto l'outfit che sarebbe stato imposto alle dipendenti donne. Oggetto di discussione è anche la scritta della data del 12 ottobre, incisa sulla targa con i numeri romani come durante il fascismo. All'attacco portato avanti da Angelo Petrillo, consigliere comunale di centrosinistra ("Una inutile passerella, lontana dai bisogni reali dei cittadini", queste le sue parole), il primo cittadino Baccini replica così: "I seimila euro spesi dal Comune hanno reso possibile la riqualificazione del piazzale e la scelta dei numeri romani sulla targa rievoca una cultura imperiale a cui fa riferimento il nostro territorio".
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