Flo Morrissey, Tomorrow Will Be Beautiful - #SpotON
08 luglio 2015, ore 10:06
agg. 17 luglio 2015, ore 16:57
#SpotON, il nuovo spazio fisso dedicato agli artisti del panorama alternativo da mettere sotto i riflettori, presenta: Flo Morrissey
Flo Morrissey, classe 1994 e un talento precoce e cristallino. Sembra provenire da decenni fa, ma ha fatto inizialmente conoscere la sua musica con le nuove tecnologie, da Myspace (sì, ok, era qualche anno fa, però anche gli Arctic Monkeys son partiti da lì) e tempestando blog e siti con il suo video per la canzone If You Can Love This All Goes Away, talmente autoprodotto che lo ha girato la sorellina Millie.
CHI: Florence "Flo" Morrissey, ventenne londinese, seconda di nove figli, una passione per il cantautorato folk e lo stile hippie. Nessuna parentela apparente con il più noto Steven Patrick, ex Smiths.
COSA: il suo debut album "Tomorrow Will Be Beautiful" pubblicato a fine giugno per Glassnote Records.
DOVE: http://flomorrissey.tumblr.com/
PERCHÉ: Riflettendo sul perché mi piace Flo Morrissey potrei dire che è evocativa, sognante, con una voce capace di portati in altri mondi. Questo è sicuramente vero, a maggior ragione se si pensa che un brano come l'opening Show Me l'ha scritto a soli 15 anni, e rientra nel gruppo delle cantanti meno conosciute ma brave da far male come Martha Wainwright, sorella di Rufus, o Ren Harvieu (recuperate il suo album "Through The Night" del 2012, è una gemma, mi ringrazierete). Vero è che la giovane londinese ha dalla sua anche un'immagine affascinante, camp, come se fosse una chanteuse degli anni '60 nata con 30 anni di ritardo, che è la cosa che più lascia spiazzati ascoltando l'album. Lo slo-core di Flo viene da un'altra epoca, da zone diverse di quello di Lana Del Rey, da storie che parlano di crescita e le fragilità che tradiscono la sua età, senza pose da Bret Easton Ellis o Sofia Coppola. Poi pensi che è una ragazza di metà anni '90 che inizia a strimpellare una canzone sulla chitarra e corre a casa a registrarla con il Mac e ti chiedi quella voce da quale dimensioni arrivi; gli ascolti fatti in famiglia, ok, Tim Buckley, Bob Dylan, Devendra Banhart (l'album è prodotto da Noah Georgeson, già a lavoro, tra gli altri, proprio con Devendra, Joanna Newsom, Adam Green e Vetiver), ma deve esserci dell'altro, qualcosa di magico che correva forse tra le bancarelle di antiquariato di Portobello, dietro casa Morrissey. O gli occhi stupiti di una giovane adulta britannica, con una ghirlanda di fiori tra i capelli, al sole della calda e dispersiva Los Angeles, dove l'artista ha registrato l'album. Il dream pop di Flo Morrissey lo è, e nemmeno poco, ora stiamo a vedere se lo sarà anche il domani, come suggerisce il titolo. Io scommetto di sì.
#SpotON Tracks: L'incantevole apertura di Show Me, il singolo Pages Of Gold e Betrayed, con i suoi archi avvolgenti.