Formigoni in cella a Bollate, legali chiedono domiciliari
22 febbraio 2019, ore 15:42
L'ex governatore si è costituito dopo la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi
La Procura generale di Milano è pronta a dare parere negativo all'istanza di detenzione domiciliare presentata dalla difesa di Roberto Formigoni, detenuto nel penitenziario di Bollate, in provincia di Milano. Per i suoi legali deve poter scontare la pena a casa in quanto ha più di 70 anni. Ma il reato di corruzione in base alle norme della 'spazzacorrotti', è 'ostativo' a misure alternative al carcere. Sull'istanza deciderà la Corte d'Appello. Prime ore dietro le sbarre, dunque, per l'ex presidente della Regione Lombardia che si è costituito questa mattina. Deve scontare una condanna a cinque anni e dieci mesi di reclusione inflitta dalla Cassazione per il reato di corruzione legato a soldi fuoriusciti dalle casse dell'Istituto Maugeri di Pavia e dell’ospedale San Raffaele di Milano.