24 maggio 2021, ore 20:58 , agg. alle 10:11
Si è spento ad 81 anni, sotto la sua guida la F1 ha fatto progressi incredibili in termini di sicurezza
Era nato a Londra il 13 aprile del 1940, figlio del politico fascista Sir Oswald Mosley e di Lady Diana Mosley, che era una delle famose sorelle Mitford. Come confermato dallo stesso Mosley, Adolf Hitler era presente al matrimonio dei genitori. Dopo essersi formato come avvocato, Mosley si è dilettato come pilota prima con i prototipi e poi in Formula 2, nella quale era tra coloro che erano al via ad Hockenheim nel 1968, nella corsa in cui perse la vita Jim Clark. Nel 1969 appese il casco al chiodo e divenne uno dei fondatori della March Engineering, creando quello che divenne uno dei più famosi costruttori di auto da corsa del mondo. Durante questo periodo, divenne consulente legale della Formula One Constructors Association (FOCA), e contribuì alla stesura del primo Patto della Concordia, che governò la Formula 1 per decenni. Nel 1986 fu eletto presidente della Commissione deli Costruttori della FISA, e poi divenne presidente della FISA nel 1991. Come parte di una ristrutturazione dell'organo di governo delle corse, con la FIA che prese il controllo, è stato eletto presidente nel 1993, dopo le dimissioni di Jean-Marie Balestre, per restarci fino al 2009.
Enorme contributo per la sicurezza dello sport
Max Mosley ha iniziato una grande campagna per migliorare gli standard di sicurezza delle vetture stradali, portata poi in Formula 1 dopo la morte di Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna nel Gran Premio di San Marino del 1994. Mosley aveva promosso il miglioramento degli standard dei crash test ed è stato determinante nella promozione del programma europeo di valutazione delle nuove auto (Euro NCAP), che ora è diventato uno standard. In F1 ha guidato il cambiamento che ha portato le monoposto ad essere più sicure, sia attraverso la riduzione delle prestazioni, che con il miglioramento dei crash test o l'introduzione di dispositivi come il collare HANS. Era un forte alleato di Bernie Ecclestone e i due hanno sempre fatto fronte comune nelle battaglie con i costruttori e le squadre per il controllo della Formula 1. L'ultimo mandato di Mosley alla FIA è terminato poco dopo che era finito al centro di uno scandalo mediato lanciato dal News of the World riguardo alle sue abitudini sessuali. Mosley ha portato il giornale in tribunale e vinto la causa con il giudice che ha riconosciuto una violazione della sua privacy. Ha ottenuto un voto di fiducia dalla FIA dopo questa controversia, ma poi ha scelto di non ricandidarsi alla presidenza per le elezioni del 2009.