26 novembre 2020, ore 21:00
Il britannico della Mercedes ha conquistato il titolo mondiale per sette volte come Michael Schumacher
Campione del mondo per ben sette volte, Lewis Hamilton ha eguagliato il record detenuto da Michael Schumacher. Tanti numeri sono per il lui importanti: 7 titoli mondiali, 94 vittorie, 163 podi, 97 pole position. E poi il 44, il suo numero di gara, che ha portato risultati eccellenti per quel ragazzo nato il 7 gennaio del 1985.
Campioni si nasce o si diventa?
Era già un campione da piccolo con le idee ben chiare. A 4 anni, ricevette la sua prima macchinina telecomandata. Già proteggeva suo fratello più piccolo, che aveva problemi cerebrali. I suoi occhi hanno sempre avuto una luce diversa, una luce di chi voleva divorare il mondo. Per gli altri una piccola macchina telecomandata poteva rappresentare un giocattolo, ma per lui era già una passione consolidata e una ragione di vita. Nel suo caso campioni si nasce e di diventa.
Passione e lavoro possono viaggiare di pari passo?
Se succede che la tua passione diventa il tuo lavoro ed il tuo lavoro è la tua passione potresti diventare anche tu un campione del mondo come Lewis Hamilton o almeno campione del tuo mondo! Come lui stesso dice “Non possiamo smettere di combattere questa battaglia. Io non mi arrenderò mai.” Coraggio, tenacia, passione, determinazione, talento, potrebbero essere accostati al suo nome, infatti a soli 10 anni Lewis è stato il campione più giovane nella storia britannica di Karting.
Il suo migliore alleato?
Il suo migliore alleato è sempre stato Anthony, il suo papà, lo ha sostenuto in momenti difficili alimentando giorno per giorno il suo sogno e arrivando a svolgere quattro lavori contemporaneamente per sostenere il figlio. Oggi Hamilton è il pilota del popolo, gara dopo gara, curva dopo curva ha conquistato le sue 94 vittorie ed è entrato di diritto nelle leggende dello sport.
La prima volta non si scorda mai
Il suo esordio in Formula 1 fu nel 2007 in Australia. Già dalla partenza, superando il suo compagno di scuderia, fece capire di che pasta fosse fatto. Alla fine della gara si piazzò al terzo posto, un grande risultato per “il debuttante” che attirò da subito su di sè i riflettori.
Momenti di difficoltà
I suoi momenti di difficoltà sono inizialmente stati legati al fatto che lo sport che aveva scelto era molto costoso. “Per correre devi potertelo permettere”, ha detto lo stesso Hamilton, che ricorda quando tornava a casa da scuola e il suo papà Anthony gli diceva che quella settimana non avevano abbastanza soldi per il Kart. Voleva essere a tutti i costi il primo della classe e con sforzi e sacrifici lo è diventato sul serio anche se a scuola qualche vecchio professore gli disse che nella vita non avrebbe mai combinato nulla e dobbiamo dire che quell’insegnante ci aveva davvero visto lungo!!!
La pista è sempre stata una sua alleata e un’amica sincera anzi la migliore amica, ma pochi sanno…
Difficile immaginare Hamilton senza un casco, una tuta, lontano da una pista e nei panni di un cantante eppure ha fatto anche questo, dando sfogo ad un’altra delle sue passioni: la musica. La sua voce è incisa nell’album “Liberation” nel brano Pipe di Christina Aguilera, uscito a giugno 2018. Hamilton ha voluto provare anche il brivido di una sala di registrazione oltre a quello della pista. “Dovete avere intorno a voi persone che vi incoraggiano perché niente non può essere raggiunto, siate positivi e concentrati.” (Lewis Hamilton)
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