Forum dell'Agricoltura, presentata dalla Coldiretti "La lista nera dei cibi più pericolosi"

Forum dell'Agricoltura, presentata dalla Coldiretti "La lista nera dei cibi più pericolosi"

Forum dell'Agricoltura, presentata dalla Coldiretti "La lista nera dei cibi più pericolosi"


Nel 2020 in Europa si è registrato un allarme alimentare al giorno. L'India In testa alla classifica dei Paesi che esportano prodotti più contaminati

Siamo davvero sicuri di sapere cosa mettiamo a tavola? Ci sono effettivamente dei rischi per la salute? Domande legittime che dovremmo imparare a porre, per evitare di ingerire cibi nocivi. In effetti se diamo uno sguardo a cosa è accaduto nel 2020 non c’è da stare, particolarmente, tranquilli. In Italia, nel 2020, è scattato quasi 1 allarme alimentare al giorno. Si contano, infatti, 297 notifiche inviate all'Unione Europea, delle quali solo il 19% ha riguardato prodotti del nostro territorio, il 54% stati del Vecchio Continente e il 27% Paesi extracomunitari. Questa è la fotografia emersa da un dossier della Coldiretti su "La black list dei cibi più pericolosi". Lo studio è stato presentato a Roma al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione e fa riferimento a rilevazioni dell'ultimo rapporto del Sistema di allerta rapido europeo.


Attenzione alla provenienza degli alimenti

In testa alla classifica dei Paesi dai quali giungono i cibi più contaminati troviamo l’India, da sola responsabile del 12% degli allarmi alimentari scattati lo scorso anno. Seguono a pari merito Turchia e Polonia, ognuno dei due Stati è stato coinvolto nel 10% delle emergenze. A sorpresa troviamo al quarto posto appaiate la Francia e l’Olanda, davanti alla Cina. L’emergenza, ha sottolineato la Coldiretti, non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma anche quelli più ricchi. Riflettori puntati sulle norme in vigore nei Paesi di origine dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. L'87% degli italiani sarebbe favorevole al divieto di importazione di prodotti provenienti da Paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle  dell' Unione Europea.


In Italia i cibi pericolosi arrivano  dall’estero

Nel nostro Paese, sottolinea la Coldiretti, oltre otto allarmi alimentari su dieci sono causati da cibi provenienti dall'estero, vale a dire 81%. E bisogna fare attenzione, in particolare, ai semi di sesamo importati dall'India, alla carne di pollo low cost che arriva dalla Polonia, alla frutta e alla verdura che giungono dalla Turchia, al pepe nero brasiliano e alle ostriche francesi. ''La black list dei cibi più pericolosi" si basa su una serie di rilevazioni, dalle quali è stata riscontrata, tra l’altro, la presenza in alcuni alimenti di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine, additivi e coloranti. 



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