
Fosse Ardeatine, 81 anni dopo: Meloni: “Ferita lacerante”; La Russa: “Tra i più atroci massacri nazisti” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
24 marzo 2025, ore 13:00
Da parte sua come di consueto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d'alloro al mausoleo e ha visitato il sacrario ed il luogo dove avvenne l'eccidio. Nel corso della cerimonia commemorativa sono state nominate le 335 vittime
Come da tradizione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha deposto questa mattina una corona d'alloro al mausoleo delle Fosse Ardeatine, nell' 81esimo anniversario della strage nazifascista del marzo 1944. Nel corso della cerimonia commemorativa sono state nominate le 335 vittime. Al termine della cerimonia, il Capo dello stato ha visitato il sacrario ed il luogo dove avvenne l'eccidio.
I presenti
Presenti anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il ministro della Difesa Guido Crosetto, i vertici delle forze armate, e il presidente dell'Associazione italiane famiglie dei martiri italiani, Francesco Albertelli. Tra gli altri presenti alla commemorazione al mausoleo a Roma, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli; il presidente della regione Lazio Francesco Rocca; il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma; il sindaco di Roma Roberto Gualtieri; il Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni; la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni; il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun.
La strage
Ottantuno anni fa, il 24 marzo 1944, i nazisti, guidati dal colonnello Herbert Kappler, coadiuvato dal capitano Priebke, fucilano, a Roma sulla via Ardeatina, 335 persone. La strage, conosciuta come "l'Eccidio delle Fosse Ardeatine", è la reazione all'attentato di Via Rasella, organizzato dai Gruppi di Azione Patriottica nelle 24 ore precedenti, dove avevano trovato la morte 33 militari tedeschi. Una pagina tragica della storia italiana.
Meloni
Questo il ricordo della premier Giorgia Meloni: “Ciò che è accaduto il 24 marzo di ottantun'anni fa rappresenta una delle ferite più laceranti inferte a Roma e all'Italia intera. L'eccidio delle Fosse Ardeatine, perpetrato dalle truppe naziste di occupazione come azione di rappresaglia per l'attacco partigiano di via Rasella, è una delle pagine più dolorose della storia nazionale ed è compito primario delle Istituzioni, ad ogni livello, raccontare quello che è accaduto e trasmettere in particolare alle giovani generazioni la memoria di quei fatti. In questa giornata, rendiamo omaggio alle 335 vittime di quell'indicibile massacro e rinnoviamo l'impegno per custodire e proteggere i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra Repubblica”.
Fontana
"Tramandare e onorare la memoria delle 335 vittime dell'eccidio nazifascista delle Fosse Ardeatine è un dovere morale e civile. Fu un crimine atroce e di inumana crudeltà, che ha segnato una delle pagine più dolorose della nostra storia. Custodire il ricordo è fondamentale per riaffermare, ogni giorno, i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana". Così, in una nota, il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
La Russa
"Rendiamo un deferente omaggio alle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Una tragedia che richiama tutti ai valori fondamentali della democrazia, della libertà e della dignità umana. Il massacro nazista, avvenuto il 24 marzo 1944, è tra i più atroci della nostra storia e deve restare impresso nella memoria collettiva affinché simili barbarie non si ripetano mai più". Lo scrive su facebook il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Albertelli
"Viviamo un momento particolarmente difficile. Il mondo è in tensione, le guerre continuano, gli orrori non si sono placati. Il numero dei diseredati e degli affamati è aumentato in modo vertiginoso. I valori sui quali si fonda la nostra convivenza civile sono continuamente messi in discussione. La memoria perde sempre più di importanza. Le alleanze e le convergenze sono poste in dubbio, se non rinnegate, tradite o dimenticate per convenienza. L'Europa del manifesto di Ventotene pare utopia, come pure la federazione europea propugnata dagli intellettuali azionisti che in tanti qui riposano". Lo dichiara il presidente dell'Associazione italiane famiglie dei martiri italiani, Francesco Albertelli, nipote di Pilo Albertelli, partigiano vittima delle Fosse Ardeatine, nel corso del discorso alla commemorazione dell'eccidio. "Nel ribadire il ripugnare la guerra e il bisogno di pace, riteniamo che questo sia il momento delle assunzioni di responsabilità da parte di tutti", prosegue Albertelli. "Saremo dunque sempre accanto al presidente della Repubblica che si assume la responsabilità di ricordare a tutti i diritti civili e il significato delle parole, libertà e democrazia - precisa - Solo tutti insieme con coraggio possiamo puntare a un'Italia e un'Europa più forti", sottolinea Albertelli.
I partiti
Una delegazione del Partito Democratico si recherà nel pomeriggio al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, a Roma. Una delegazione di Azione Roma ha deposto in mattinata in viale Castrense una corona di fiori sotto la targa in ricordo dei patrioti del Partito d'Azione caduti durante l'occupazione tedesca. "Ricordare questi nomi è fondamentale per conservare la memoria e l'insegnamento di chi ha dato la vita per la nostra libertà" si legge in una nota di Azione Roma. Nell'ambito delle iniziative in occasione dell'anniversario alle 15 in Piazza del Campidoglio "335 - Roma non dimentica l'eccidio delle Fosse Ardeatine". L'iniziativa, promossa da Roma Capitale in collaborazione con ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri), prevede gli interventi istituzionali di apertura del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, dell'assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, del presidente dell'ANFIM Francesco Albertelli e del presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun. La Cordonata del Campidoglio si animerà poi con il concerto delle Voci Bianche della Scuola di Canto Corale del Teatro dell'Opera di Roma. A seguire, l'attrice Mia Benedetta leggerà al pubblico una serie di lettere e poesie scritte dai famigliari delle vittime dell'eccidio. A conclusione, lo srotolamento, sulla scalinata, di un lungo striscione con i 335 nomi delle vittime e che celebra Roma, Medaglia d'oro al Valor Militare per la Resistenza. "L'eccidio delle Fosse Ardeatine rappresenta una delle pagine più drammatiche della storia del nostro paese e uno dei momenti più bui della guerra. Una ferita che non si è ancora rimarginata nonostante siano passati 81 anni da quel terribile giorno del 1944. Oggi pomeriggio saremo anche noi sulla Cordonata del Campidoglio per prendere parte all'iniziativa promossa da Roma Capitale in collaborazione con l'Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri e rendere omaggio a quelle 335 vittime innocenti della follia nazifascista. Rinnoviamo il ricordo di quella atrocità e rilanciamo con forza, a beneficio soprattutto delle giovani generazioni, la prospettiva di un futuro costruito sui valori della pace, della democrazia e della libertà. Roma non dimentica, nessuno di noi può farlo". Così Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva.