Francesco De Gregori Live tra America, Europa e Italia
Francesco De Gregori Live tra America, Europa e Italia
26 settembre 2017, ore 16:53
"Farò molti pezzi che ho suonato raramente perché magari non erano buoni come singoli"
Francesco De Gregori torna Live a ottobre e novembre in tour nei club d'Europa (con 4 date in Italia) e negli Stati Uniti come Londra, Parigi, New York e Boston. "Farò molti pezzi che ho suonato raramente perché magari non erano buoni come singoli – svela De Gregori – Ma quando fai un concerto devi fregartene di quello che passano o non passano le radio. Penso che questa cosa al pubblico andrà bene anche se magari qualcuno dirà 'E questa che è, da dove l'ha tirata fuori?' Insomma, ai miei concerti vengono sia quelli che vorrebbero sentire solo Generale e Rimmel sia quelli che non ne possono più perché ormai gli escono dalle orecchie. Hanno ragione tutti e due, li capisco tutti e due e cercherò di mandarli a casa contenti tutti e due".
"Vedo un sacco di concerti trattati come eventi muscolari, spesso c'è di mezzo la parola MEGA (grandi numeri, grandi palchi, grandi schermi etc..) – dichiara De Gregori – A me piacciono anche i posti piccoli, ho sempre amato i club, li ho già fatti e continuerò a farli. Quel suono un po' ferroso fatto solo per chi sta lì in carne e ossa, magari con una birra in mano e ogni tanto esce a fumarsi una sigaretta quando faccio un pezzo che non gli piace. E non si aspetta di rivedere tutto questo in televisione un anno o un giorno dopo".
"In questo giro di club che stiamo per fare non avremo un batterista, ci sarò io che batto il piede sul palco e basta. E poi ci saranno un paio di chitarre, un basso e una tastiera – afferma De Gregori – La maggior parte dei batteristi che conosco ormai cercano di somigliare a una batteria elettronica e questa cosa non mi piace. Non credo ai musicisti che dicono "Sto cercando un nuovo suono". È il suono che di solito viene a trovare te. E credo che con questa band succederà".
"Mi incuriosisce la Town Hall, il teatro dove andremo a New York a novembre. È un locale storico di Broadway, dove pare abbia suonato Dylan la prima volta che uscì dalla cerchia protetta dei piccoli club del Village – racconta De Gregori – Di Dylan metterò in scaletta anche un pezzo preso del mio ultimo disco di traduzioni. Può sembrare una stranezza andarlo a cantare in italiano davanti a un pubblico internazionale. Ma una sera a Parigi ho sentito Dylan cantare in inglese " Les feuilles mortes" di Jacques Brel e da allora ho capito che si può fare tutto. Non credo che ci sia una gran differenza fra il nostro pubblico e quello che troverò a Monaco o a Londra o a Parigi. Anche lì è pieno di italiani, e poi il mondo si è rimpicciolito, i linguaggi si sono integrati".
LE DATE EUROPEE il 16 ottobre a Monaco (Theaterfabrik), il 17 ottobre a Zurigo (Volkshaus), il 18 ottobre a Bruxelles (Le Madeleine), il 20 ottobre a Parigi (Bataclan), il 22 ottobre a Lussemburgo (Den Atelier), il 23 ottobre a Londra (Shepherd’s Bush Empire), il 25 ottobre a Lugano (Palazzo dei Conatgressi), il 5 novembre a Boston (Regent Theatre) e il 7 novembre a New York (Town Hall)
LE DATE ITALIANE il 13 ottobre al Vox Club di Nonantola (Modena), il 14 ottobre al Teatro della Concordia di Venaria Reale (Torino), il 26 ottobre alla Supersonic Arena di S. Biagio di Callalta (Treviso) e il 27 ottobre al Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano)
"In questo giro di club che stiamo per fare non avremo un batterista, ci sarò io che batto il piede sul palco e basta. E poi ci saranno un paio di chitarre, un basso e una tastiera – afferma De Gregori – La maggior parte dei batteristi che conosco ormai cercano di somigliare a una batteria elettronica e questa cosa non mi piace. Non credo ai musicisti che dicono "Sto cercando un nuovo suono". È il suono che di solito viene a trovare te. E credo che con questa band succederà".
"Mi incuriosisce la Town Hall, il teatro dove andremo a New York a novembre. È un locale storico di Broadway, dove pare abbia suonato Dylan la prima volta che uscì dalla cerchia protetta dei piccoli club del Village – racconta De Gregori – Di Dylan metterò in scaletta anche un pezzo preso del mio ultimo disco di traduzioni. Può sembrare una stranezza andarlo a cantare in italiano davanti a un pubblico internazionale. Ma una sera a Parigi ho sentito Dylan cantare in inglese " Les feuilles mortes" di Jacques Brel e da allora ho capito che si può fare tutto. Non credo che ci sia una gran differenza fra il nostro pubblico e quello che troverò a Monaco o a Londra o a Parigi. Anche lì è pieno di italiani, e poi il mondo si è rimpicciolito, i linguaggi si sono integrati".
LE DATE EUROPEE il 16 ottobre a Monaco (Theaterfabrik), il 17 ottobre a Zurigo (Volkshaus), il 18 ottobre a Bruxelles (Le Madeleine), il 20 ottobre a Parigi (Bataclan), il 22 ottobre a Lussemburgo (Den Atelier), il 23 ottobre a Londra (Shepherd’s Bush Empire), il 25 ottobre a Lugano (Palazzo dei Conatgressi), il 5 novembre a Boston (Regent Theatre) e il 7 novembre a New York (Town Hall)
LE DATE ITALIANE il 13 ottobre al Vox Club di Nonantola (Modena), il 14 ottobre al Teatro della Concordia di Venaria Reale (Torino), il 26 ottobre alla Supersonic Arena di S. Biagio di Callalta (Treviso) e il 27 ottobre al Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano)