Francesco Vaia a RTL 102.5: “Dobbiamo avere una visione globale dell'esistenza ed essere interconnessi con ciò che ci circonda. Coltiviamo il nostro New Green Dream, adottiamo misure preventive e smettiamo di credere ai falsi idoli”
11 luglio 2023, ore 13:30
Il direttore generale dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, Francesco Vaia, è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Federica Gentile. Durante “W l’Italia”, il prof. Vaia ha parlato di prevenzione e di un “New Green Deal”.
“E allora mi rivolgo direttamente a voi ragazzi: siate, come sempre è stato in ogni cambiamento epocale, i protagonisti della costruzione di questo New Green Deal”, scrive il prof. Francesco Vaia in un articolo in cui parla della forza della voce dei giovani nei cambiamenti del mondo. Ospite di RTL 102.5, Vaia afferma: «Dobbiamo discutere di un questo “New Green Deal” ma anche di un “New Green Dream”, riprendiamoci il sogno di una vita migliore. I giovani sono sempre stati protagonisti dei cambiamenti. Da giovane, in un campeggio, insieme ai miei compagni cantavamo “We shall overcome” e le persone ci hanno zittito come se fosse un disturbo. La prima cosa da chiarire è che, quando parlano, i giovani fanno rumore. Le notizie positive generano clamore, ma tutto dipende anche da chi ascolta: se non si è predisposti, sembra solo chiasso. I giovani, cui non stiamo rendendo la vita facile, sono pieni di inquietudine ma questa può anche essere fertile: vogliono un mondo migliore».
Ma come raggiungiamo questo sogno? «Iniziamo da noi, ma non solo da noi, dobbiamo adottare una visione sistemica – dichiara Francesco Vaia –. Come ci relazioniamo con la natura e l'ambiente? Con il mondo naturale e gli animali? Seguiamo la dieta mediterranea? Ma soprattutto, come alleviamo questi nostri amici animali? Diamo loro estrogeni? Li curiamo con gli antibiotici? Probabilmente abusiamo degli antibiotici, quindi l'approccio individuale deve essere corretto. Non basta immaginare nuovi antibiotici, il tema è come si sviluppa l’antibiotico resistenza in relazione agli allevamenti intensivi che somministrano antibiotici agli animali. Dobbiamo avere una visione globale: siamo interconnessi con ciò che ci circonda, quindi dobbiamo dire a chi alleva gli animali di non dare troppi antibiotici perché ciò ha conseguenze negative su tutti noi. Si registrano circa 33.000 morti in Europa e un terzo di queste sono in Italia a causa dell’antibiotico resistenza».
Consapevolezza e prevenzione sono le parole chiave. «L'atteggiamento individuale dovrebbe essere quello di ascoltare il proprio medico come un comandamento. Abbiamo due problemi: da un lato, le notizie rumorose catturano l'attenzione, ma spesso siamo distratti da cose futili; dall'altro, non dobbiamo credere agli imbonitori. In questi giorni i giornali hanno riportato due notizie: il colera in Sardegna e il caldo che sta uccidendo le persone. Se una persona contrae il colera, non significa che tutti lo prenderanno, né che il caldo ucciderà tutti. La questione è come possiamo proteggere i più vulnerabili e come ci comportiamo. Torniamo al discorso della prevenzione, che è la madre di tutto. Il bicchiere mezzo pieno è la consapevolezza che il popolo italiano, soprattutto i giovani, deve adottare misure preventive e non credere ai falsi idoli. Coltiviamo il nostro New Green Dream”», conclude il prof. Francesco Vaia.