Francesco Vaia a RTL 102.5 lancia l’appello a Mogol: “Sei disponibile a fare da testimonial per la campagna vaccinale autunnale?”
13 settembre 2023, ore 09:36
“Oggi il COVID-19 non dovrebbe spaventarci, ma dobbiamo proteggere le persone fragili”, dice Vaia in radiovisione. Rispristino del bollettino? “Metodo superato”
Il Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, è intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro.
FRANCESCO VAIA, NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA PREVENZIONE DEL MINISTERO DELLA SALUTE: “IL MIO LAVORO RICHIEDE UN LAVORO CHE RICHIEDE IL PASSAGGIO DA UNA FASE ALL'ALTRA; MI SENTO UN PO' COME CARONTE”
«Bisogna dare un contributo; sono un civil servant e quando il ministero mi ha chiamato, ho detto sì. È un ruolo impegnativo, un lavoro che richiede il passaggio da una fase all'altra; mi sento un po' come Caronte. Il ragionamento che faccio in questi giorni e l'invito agli italiani, ai singoli cittadini e alle istituzioni, è il senso di responsabilità e prudenza. Dobbiamo uscire dalla psicosi collettiva, sia chiaro: il COVID è stata una grande tragedia, ha causato molte perdite ed è stata una malattia seria, ma ora ci troviamo di fronte a due aspetti: da una parte c'è chi la vede come un'influenza e la sottovaluta, e dall'altra c'è un disegno che ci porta a ricordare il lutto, ciò che rende la situazione negativa. Invito tutti ad ascoltare i cittadini; le persone sono più importanti dell'allarme causato dalla malattia stessa. Dobbiamo metterci alle spalle la pandemia, ma non dobbiamo dimenticarla. Quindi, il mio ruolo è importante, una prospettiva per il futuro e una lezione appresa per andare avanti. La nostra esigenza è andare avanti».
PREVENZIONE, VAIA: “UNDICESIMO COMANDAMENTO È AMARE SÉ STESSI”
«Il rapporto degli italiani con la prevenzione fa un po' fatica. L'individuo ha l'undicesimo comandamento: "Ama te stesso." Dobbiamo amare noi stessi, e il primo atto d'amore è prevenire le malattie e mantenersi in salute. In una radio come questa, è opportuno sottolineare che non è mai troppo tardi, ma non è mai troppo presto per adottare un atteggiamento preventivo. La prevenzione è uno stile di vita, è amare e prendersi cura di sé stessi. La comunicazione non è sufficiente; dobbiamo potenziarla, così come dobbiamo investire di più nella prevenzione. Investiamo nelle cure, ma a volte queste arrivano troppo tardi. Noi, civil servant e tecnici, svolgiamo un lavoro per il bene del paese e chiediamo al governo di investire di più nella prevenzione».
COVID-19, IL PROF. VAIA: “BOLLETTINO DEI CONTAGI È UNA LITURGIA STANTIVA, ORA SERVE RSPONSABILITÀ”
«I dati sono importanti e disponibili, ma il bollettino dei contagi è una liturgia stantia. Il nostro impegno è evitare il ritorno al lockdown; le misure avevano senso in un momento di grande necessità. Ora dobbiamo assicurarci che non tornino, con un atteggiamento di grande responsabilità, sia a livello individuale che istituzionale. Non dovremmo Alle mamme dico di dare tachipirine ai bambini e poi mandarli a scuola; è un errore. Se un bambino è sintomatico, non dovrebbe essere mandato a scuola. Se qualcuno sta male, deve rimanere a casa. Ognuno di noi deve contribuire con comportamenti responsabili. Il contagio non ha origine a scuola; la scuola non genera il COVID. Gli operatori della scuola sono molto attenti e da sempre applicano severamente le misure di sicurezza. Tuttavia, il virus può essere portato a scuola e diventare un veicolo di contagio», dice Vaia. «Il COVID-19 non è un'influenza; dal punto di vista tecnico, è una malattia diversa. A volte c'è una tendenza a semplificare, quindi il concetto è che "se non vi preoccupate dell'influenza, non dovete preoccuparvi del COVID-19". Oggi, il COVID-19 non dovrebbe spaventarci, ma dobbiamo proteggere le persone fragili. Questo è il tema principale», continua.
VACCINI, VAIA A RTL 102.5: “RACCOMANDIAMO LE VACCINAZIONI MA NON SONO OBBLIGATORIE PER NESSUNO”
«Adottare uno stile di vita corretto che inizia con l'alimentazione e l'esercizio fisico, contrastando una società che spinge in un'altra direzione, è fondamentale. Possiamo lavorare insieme per cambiare il percorso della società. Gli screening obbligatori non sono affollati; invito donne e uomini a sottoporsi agli screening. Un aspetto spesso sottovalutato è l'HPV (papillomavirus umano). La vaccinazione contro l'HPV è raccomandata. A ottobre lanceremo la campagna di vaccinazione antinfluenzale. Ormai è chiaro che non sarà obbligatoria; chi desidera farla, può farlo. In alcune fasce d'età è consigliata, soprattutto per chi ha più di 60 anni o è fragile, ma chiunque può riceverla. La raccomandiamo vivamente, ma non ci saranno obblighi per nessuno». E in chiusura di puntata lancia un invito a Mogol: «Mogol, sei disponibile a fare da testimonial per la campagna vaccinale autunnale?»