07 febbraio 2020, ore 12:00
Si ricercano pezzi significativi staccati nell'impatto, che potrebbero spiegare meglio la dinamica di quanto accaduto
È iniziata stamani la rimozione dei detriti proiettati dal Frecciarossa deragliato ieri mattina a Ospedaletto Lodigiano, insieme alla ricerca di pezzi significativi di treno che si sono staccati nell'impatto e che potrebbero arrivare a spiegare meglio la dinamica di quanto accaduto. Tutto questo lavoro si sta tenendo all'esterno della zona tuttora sotto sequestro in cui si trovano il treno, nella stessa posizione di ieri, e la motrice. Sul posto è prevista la presenza per tutta la giornata di otto volontari di Protezione civile il mattino e otto, in una nuova squadra, il pomeriggio insieme alla rappresentanza di tutte le forze dell'ordine. Intanto, in segno di protesta dopo l'incidente, dalle 9.00 alle 17.00 si ferma il personale di Usb, Cat, Cub e Sgb e, dalle 12.00 alle 14.00, si prevede lo stop degli aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fast-Confsal, Ugl Taf e Orsa. Sarà l'inchiesta della Procura di Lodi, insieme a quella aperta dalle ferrovie, a chiarire le cause del deragliamento di ieri del Frecciarossa Milano-Salerno costato la vita a due macchinisti. Sono 51 le persone rimaste ferite. "Siamo stati miracolati", dicono i superstiti della tragedia. L'ipotesi più accreditata sembra quella di uno scambio malfunzionante. Ieri sera il consiglio dei ministri ha rispettato un minuto di silenzio in memoria delle vittime. Subito dopo il ministro dei Trasporti ha svolto un'informativa sull'accaduto.
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