Freddo, dal 15 ottobre si possono accendere i termosifoni, ma solo in alcune zone d'Italia: ecco quali

Freddo, dal 15 ottobre si possono accendere i termosifoni, ma solo in alcune zone d'Italia: ecco quali

Freddo, dal 15 ottobre si possono accendere i termosifoni, ma solo in alcune zone d'Italia: ecco quali   Photo Credit: agenziafotogramma.it


08 ottobre 2024, ore 11:00

Date e orari stabiliti dalla legge. Chi non rispetta le regole rischia multe

Le ondate di maltempo che hanno interessato una parte dell'Italia, hanno portato in alcune zone ad un calo delle temperature. Per questo motivo è tornata l'attenzione sull'accensione dei riscaldamenti nelle case dei cittadini e negli edifici pubblici. Spoiler: tra una settimana il via libera, ma solo per alcune zone dell'Italia.

Riscaldamento in Italia: cosa prevede la legge

La normativa che regola il periodo dell'anno in cui è possibile accendere i termosifoni nel nostro Paese è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013. Il regolamento individua sei fasce - catalogate dalla lettera A alla lettera F - in cui viene suddiviso il territorio nazionale, a seconda delle temperature medie che vengono registrate nelle diverse aree. Esiste comunque un margine di flessibilità affidato ai Comuni, nel caso ci fossero condizioni meteo particolari. Chi viene meno alle regole rischia una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 500 euro a un massimo di 3 mila euro, come previsto dalla direttiva dell’Unione europea di riferimento. A ciò vanno aggiunte eventuali multe contemplate dal regolamento condominiale, per un massimo di 200 euro a violazione che salgono a 800 euro in caso di recidiva. Gli enti locali, come il Comune che emana l’ordinanza, possono, inoltre, stabilire delle altre sanzioni

La Zona A

La zona A comprende Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa. Secondo quanto prevede il decreto, i termosifoni possono essere accesi dal 1° dicembre, per 6 ore giornaliere al massimo, e devono essere spenti entro il 15 marzo.

La Zona B

Fanno parte della zona B le province di Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. Qui il lasso temporale è 1° dicembre-31 marzo, per un massimo di 8 ore giornaliere.

La Zona C

Risalendo ancora la Penisola, arriviamo alla zona C, che comprende i territori di Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto. Qui i riscaldamenti potranno essere accesi dal 15 novembre e rimanere tali fino al 31 marzo, per un massimo di 10 ore giornaliere.
La Zona D
Con la zona D arriviamo alle province di Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo. L'accensione dei termosifoni è prevista dal 1°novembre, per 12 ore al giorno, con spegnimento fissato al 15 aprile.
La Zona E
Con la Zona E ci spostiamo presso le province di Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona e Vicenza. In queste zone tra una settimana potranno essere accesi i riscaldamenti: il periodo, infatti, è 15 ottobre-15 aprile, per 14 ore al giorno. La zona F Concludiamo il giro d'Italia per l'accensione del riscaldamento, con la zona F, di cui fanno parte i territori di Belluno, Cuneo e Trento. Qui, in considerazione delle temperature rigide, non sono previsti limiti.

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