Funerali del generale Soleimani, il corteo grida "morte all'America"
04 gennaio 2020, ore 09:48
L'ambasciatore iraniano all'Onu, Takht Ravanchi, ha detto: "dobbiamo agire e agiremo"
"La risposta ad un'azione militare e' un'azione militare. Da parte di chi? Quando? Dove? Lo vedremo". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Takht Ravanchi, in un'intervista alla Cnn. "Non possiamo rimanere in silenzio, dobbiamo agire ed agiremo", ha detto ancora sottolineando che il raid degli Stati Uniti contro il generale iraniano Ghassem Soleimani "e' stato un atto di guerra contro il popolo iraniano". Migliaia di iracheni intanto hanno partecipato questa mattina a Baghdad al corteo funebre del generale iraniano Soleimani gridando - tra la sua bara e quella del suo principale luogotenente in Iraq, Abu Mehdi al-Mouhandis - "morte all'America". Il corteo ha sfilato tra le vie del distretto di Kazimiya, dove si trova un santuario sciita. Al termine, nella zona verde di Baghdad si e' tenuto un funerale nazionale ufficiale alla presenza di molti leader iracheni. I resti di Soleimani saranno portati in Iran dopo la cerimonia. Intanto, un comandante del gruppo paramilitare iracheno filo-iraniano Hashed Al Shaabi e' stato ucciso nella notte in un nuovo raid aereo Usa a nord di Baghdad. REsta altissima la tensione fra Stati Uniti e Iran. Trump ribadisce di non volere la guerra, ma "siamo pronti a qualunque risposta sia necessaria"; la guida suprema iraniana Khamenei lo avverte: "Prepara le bare".