Garrincha, la politica e il funerale (politico) di Renzi

Garrincha, la politica e il funerale (politico) di Renzi

Garrincha, la politica e il funerale (politico) di Renzi


08 novembre 2017, ore 15:44

Di martedì con l'ex premiere su La7 fa il record di ascolti, triplicando la concorrente Berlinguer di Raitre

È politicamente morto, moribondo o sta meno male di quanto si pensi? Il giochino del funerale anticipato di Matteo Renzi è ufficialmente partito, con la diffusione degli exit poll siciliani, domenica sera. “Ha un grande futuro dietro le spalle”, si dice e si legge. Può essere vero, come è incontestabile la crisi profonda, in cui si sono andati a cacciare lo stesso Renzi e il Partito Democratico. Che il leader dell’ormai lontano 40% alle Europee sia uno sbiadito ricordo, è un fatto. Che lo stesso sia pronto per la sepoltura politica, no. Luigi Di Maio credeva di assestare un colpo fatale alla credibilità dell’ex presidente del Consiglio, negandogli il duello televisivo. Risultato: il candidato premier del Movimento Cinque Stelle deve giustificare il perché della retromarcia, inseguito dalle sarcastiche battute del segretario PD. Soprattutto, il programma di Floris, su La7, fa il record di ascolti, triplicando la concorrente Berlinguer di Raitre. Piuttosto che organizzare funerali, gli osservatori dovrebbero fare una cosa semplice: andarsi a ripassare la parabola politica di Silvio Berlusconi. Oppure, ricordare il mitico Giovanni Trapattoni: “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco.”