Garrincha risponde a Pelazza su Ryanair
Garrincha risponde a Pelazza su Ryanair
19 ottobre 2017, ore 12:24
Il fenomeno low cost ha rivoluzionato il mondo del trasporto aereo
Scena: interno redazione, RTL 102.5, quindici anni fa. Faccio notare a un collega e amico - grande utilizzatore e fan di Alitalia - che il modello di business dell'allora compagnia di bandiera è palesemente arcaico e fallimentare, mentre il nascente fenomeno low cost avrebbe presto rivoluzionato il mondo del trasporto aereo. Risatina...
In questi quindici anni molto è accaduto e molto meno si ride di veri e propri colossi dell'aria, come Ryanair o EasyJet, mentre Alitalia è l'imbarazzo che tutti conosciamo. Soprattutto, un'intera generazione di ragazzi e meno giovani ha imparato a volare e a scoprire angoli d'Europa, di cui prima manco si sospettava l'attrattività turistica. Una rivoluzione, goduta da moltissimi e subita da pochi (privilegiati e addormentati).
Oggi, il disastro operativo e d'immagine di Ryanair ha curiosamente ridato fiato a una schiera di tromboni. Che la compagnia irlandese abbia tirato la corda, con i propri dipendenti, autorità locali ed europee, in definitiva con i propri clienti è lampante e indiscutibile. Ne sta pagando il prezzo e continuerà a farlo, se non saprà reinventarsi, rifacendosi soprattutto un'immagine in tempi rapidissimi. Nell'era delle decisioni a portata di click, centinaia di migliaia di passeggeri che potrebbero rapidamente prenotare con altre compagnie. Questi, però, sono affari di Ryanair. Staremo a vedere e giudicheremo. Quello che non è accettabile è l'aria tronfia dei tromboni di cui sopra, secondo cui un intero modello sarebbe fallito o in procinto di. Vorrei tranquillizzarli: il mercato regolamentato funziona e continuerà a funzionare. Se Ryanair non saprà rinnovarsi, non ce ne staremo a casa, ma voleremo con altri.
Magari anche con quelle compagnie tradizionali, che un tempo ci facevano pagare l'impossibile il Roma-Milano e oggi ci inseguono con offerte mirabolanti. Se Ryanair andrà in crisi, altri occuperanno i loro spazi, facendo magari tesoro degli errori e correggendoli. Perché il mercato funziona così: risponde a un'esigenza e si alimenta di concorrenza. Parola odiatissima dai tromboni, perché in grado di smascherare il loro bluff.
Oggi, il disastro operativo e d'immagine di Ryanair ha curiosamente ridato fiato a una schiera di tromboni. Che la compagnia irlandese abbia tirato la corda, con i propri dipendenti, autorità locali ed europee, in definitiva con i propri clienti è lampante e indiscutibile. Ne sta pagando il prezzo e continuerà a farlo, se non saprà reinventarsi, rifacendosi soprattutto un'immagine in tempi rapidissimi. Nell'era delle decisioni a portata di click, centinaia di migliaia di passeggeri che potrebbero rapidamente prenotare con altre compagnie. Questi, però, sono affari di Ryanair. Staremo a vedere e giudicheremo. Quello che non è accettabile è l'aria tronfia dei tromboni di cui sopra, secondo cui un intero modello sarebbe fallito o in procinto di. Vorrei tranquillizzarli: il mercato regolamentato funziona e continuerà a funzionare. Se Ryanair non saprà rinnovarsi, non ce ne staremo a casa, ma voleremo con altri.
Magari anche con quelle compagnie tradizionali, che un tempo ci facevano pagare l'impossibile il Roma-Milano e oggi ci inseguono con offerte mirabolanti. Se Ryanair andrà in crisi, altri occuperanno i loro spazi, facendo magari tesoro degli errori e correggendoli. Perché il mercato funziona così: risponde a un'esigenza e si alimenta di concorrenza. Parola odiatissima dai tromboni, perché in grado di smascherare il loro bluff.